Home GrossetoPolitica Grosseto Crisi Mabro, Cgil:”Inaccettabile ipotesi dei 100 esuberi. Puntiamo alla Prodi Bis”

Crisi Mabro, Cgil:”Inaccettabile ipotesi dei 100 esuberi. Puntiamo alla Prodi Bis”

di Redazione
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Abbiamo ricevuto e pubblichiamo integralmente un comunicato congiunto di Furio Santini e Claudio Renzetti, rispettivamente segretario generale Filctem Cgil Grosseto e segretario generale Cdlt Grosseto, sugli ultimi sviluppi della vicenda Mabro:

“A differenza dell’attuale amministratore delegato di Abbigliamento Grosseto, il rispetto per il lavoro della magistratura ci ha sempre imposto la consegna del silenzio in attesa della sentenza prevista per il prossimo 21 novembre, che dovrà decidere in merito alla concessione del concordato, della Prodi bis come da noi richiesto o del fallimento.

Confermiamo di puntare sulla Prodi Bis: bisogna fare il punto zero rispetto a una gestione scellerata che dura da anni. Bisogna che i debiti rimangano in capo a chi li ha prodotti con questa gestione. Bisogna che un commissario garantisca la continuità produttiva e provi a trovare un imprenditore serio che ha voglia di investire in un’azienda depurata dai debiti e dove sono maestranze con elevata professionalità.

Sappiamo che niente e nessuno modificherà la valutazione del giudice e che questa avverrà sulla base di dati oggettivi.

Rompiamo la consegna del silenzio, quindi, perché, oltretutto in assenza del piano industriale e degli investimenti, abbiamo ritenuto una provocazione strumentale la convocazione per avviare l’iter di affitto di ramo di azienda ai ‘Thailandesi-pratesi’ a pochi giorni dalla sentenza; di concerto con Cisl e Uil non faremo nulla finché il giudice non si sarà pronunciato.

Se poi volessimo andare alla sostanza di quanto comunicato dall’azienda, qualora si determinasse lo scenario del concordato, nella prima riunione utile chiederemo i documenti a questo Maurizio Santoro, per capire se è parente di quel Maurizio Santoro che appena a fine settembre dichiarava alla stampa: ‘non ho mai parlato di esuberi perché non ha senso farlo, anzi, si chiederà di firmare una clausola che impedisca ai dipendenti di licenziarsi per almeno cinque anni; e poi…nuovo capannone, nuovi macchinari…’ ecc ecc.

Inoltre, non possiamo non rilevare che l’azienda chiede il benestare sindacale alla disapplicazione dell’articolo 2112 del c.c., disapplicazione cui l’acquirente ha condizionato il trasferimento in affitto dell’azienda. Ipotesi di accordo che, stanti le pendenze giudiziarie in corso, riterremmo folle non prevedesse il passaggio di tutti i dipendenti.

Nel frattempo chi è dentro a lavorare attende ancora una parte delle retribuzioni correnti. Fin qui troppe parole e pochi fatti.

Come Cgil attendiamo con fiducia. Lunedì prossimo alle 17 nel nostro salone abbiamo in programma un incontro con le lavoratrici nel quale renderemo noto con trasparenza quanto ci è stato inviato dall’azienda e parleremo dell’imminente rinnovo delle Rsu con le nuove regole, che ci hanno assicurato dalla segreteria nazionale entreranno in vigore entro la fine del mese.

Sarà presente l’avvocato Lorenzo Calvani, che segue per nostro conto la richiesta di Prodi Bis, e il segretario regionale della Filctem, Luca Barbetti, perché dal 21 novembre, accada quello che accada, la categoria ha deciso di seguire con un’attenzione ancora maggiore questa delicatissima vertenza, supportando il livello provinciale dell’organizzazione e mettendo a disposizione le migliori competenze.

Speriamo che l’azienda non ci costringa a dover intervenire di nuovo prima della pronuncia del giudice”.

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