Home GrossetoPolitica Grosseto Ambiente, la ricetta di Sel: raccolta differenziata spinta e disimpiego degli inceneritori per il progetto “Verso rifiuti zero”

Ambiente, la ricetta di Sel: raccolta differenziata spinta e disimpiego degli inceneritori per il progetto “Verso rifiuti zero”

di Roberto Lottini
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Progressivo disimpiego degli inceneritori ed incremento dello sviluppo della raccolta differenziata con conseguenti miglioramenti negli stili di vita dei cittadini.

Sono le basi su cui si fonda il progetto “Verso rifiuti zero” promosso da Sel ed illustrato nel corso di una conferenza stampa.

“Viviamo in un mondo soffocato da rifiuti altamente inquinanti e nocivi per l’uomo e questo comporta un’assoluta necessità di riconvertire il sistema produttivo e di cambiare i nostri stili di vita – dichiara Eva Bonini, responsabile delle politiche sui rifiuti di Sel -. Le varie amministrazioni che si sono succedute negli anni passati in provincia di Grosseto hanno adottato scelte sbagliate per quanto riguarda il tema dei rifiuti, con la conseguenza che il nostro territorio è all’ultimo posto nella classifica delle province toscane che applicano la raccolta differenziata, che da noi raggiunge appena il 30% su una media regionale del 40%”.

La politica dei rifiuti messa in atto nella provincia di Grosseto – continua Eva Boniniè basata sull’utilizzo dell’inceneritore delle Strillaie e della discarica di Cannicci, ma adesso è giunto il momento di invertire questa rotta. Gli impianti a disposizione del territorio sono funzionali per poter sostenere una raccolta differenziata spinta e il porta a porta è la soluzione ideale per fronteggiare il problema dei rifiuti”.

“Finora, gli amministratori del nostro territorio avevano sempre sostenuto che non era possibile mettere in atto la raccolta porta a porta, perché troppo costosa, e allo stesso tempo era necessario proseguire con l’utilizzo degli inceneritori perché altrimenti il loro disimpiego avrebbe portato al licenziamento dei lavoratori – spiega l’esponente di Sel –. Niente di più falso: adesso la differenziata comporta una spesa sicuramente inferiore rispetto al passato e può portare dei benefici in termini occupazionali: il personale che si occupa del funzionamento dell’inceneritore può essere tranquillamente impiegato per condurre il processo di riconversione dei rifiuti”.

“Infine, la raccolta differenziata spinta è anche una grande opportunità educativa per in singoli cittadini ed è uno strumento straordinario per costruire senso civico, responsabilità e consapevolezza nelle persone – conclude Eva Bonini -. Nella mia esperienza da vicesindaco di Magliano, in cui abbiamo toccato il livello di 70% di raccolta differenziata, mi sono resa conto che il porta a porta messo in atto correttamente può veicolare anche importanti benefici a livello turistico. Le discariche che costellano il nostro territorio e che diffondono cattivi odori nell’aria, infatti, potrebbero scomparire definitivamente e, allo stesso tempo, i paesi maremmani potrebbero ancor di più mettere in risalto le loro bellezze naturalistiche”.

“Abbiamo chiesto al Pd di sederci insieme ad un tavolo e di esprimere una valutazione comune su determinate tematiche, come la politica dei rifiuti, il tracciato dell’autostrada Tirrenica e la sanità pubblica – rivela Flavio Agresti, coordinatore provinciale di Sel -. La nostra proposta era anche  indirizzata ad una rigenerazione e ad una maggiore compattezza delle correnti di centrosinistra, ma ancora oggi il Partito democratico non ha risposto alle nostre sollecitazioni con nostro grande rammarico”.

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