Abbiamo ricevuto e pubblichiamo integralmente un comunicato di Stefano Rosini, capogruppo dell’Italia dei Valori al Comune di Grosseto:
“La scorsa settimana si è svolta a Roma una riunione dell’Idv, con il nuovo segretario del partito, Ignazio Messina. Uno dei tanti incontri che il nuovo segretario sta affrontando in giro per l’Italia, sia per farsi conoscere un po’ meglio dai militanti e per rianimare il partito, incontri assolutamente importanti e necessari sia per illustrare le linee guida del nuovo corso e sia per preparare il terreno all’appuntamento di settembre, che quest’anno cambia location: non più a Vasto ma a Sansepolcro. Una nuova location per il classico appuntamento settembrino, un cambio indispensabile.
In questa località, nel 1998, è nata di fatto l’Idv e lì si vuole compiere nuovamente il rito della ‘rinascita’ del ritorno all’origine, si vuole ripartire dagli ideali di allora! Tutto bello e tutto giusto ma tutto piuttosto nostalgico.
Questo continuo riferirsi infatti alla mitica Sansepolcro ha un sapore di un gesto rituale, di un mantra ripetuto per convincersi, di una leggenda, insomma non vorremmo somigliare ai leghisti con la loro “ampolla” sul Po o a Berlusconi con l’annunciata rinascita di “Forza Italia”, anche lui a settembre! La nostalgia ‘canaglia’ sembra avvolgere l’Idv. D’altronde, anche nella riunione sono uscite parole vecchie e metodi vecchi dove i giovani erano assenti, al mare forse, oppure non informati o semplicemente indifferenti o ancora alla ricerca di altre sponde politiche.
Chiaro che quando si riuniscono i vertici, se poi sono sempre i soliti, la nostalgia si fa stringente. ‘Eravamo bravi!’, ‘Siamo orgogliosi di quello che abbiamo fatto!’ e così via, frasi di orgoglio per un passato che non può ritornare, che tutti sappiamo che non può ritornare.
Devo dire onestamente che il segretario Messina, dopo un riferimento alle origini come per accontentare la platea, ha spronato e invitato il partito a guardare avanti, al futuro, di non fermarsi a rivangare i tempi andati ed eroici.
Sommariamente le nuove strategie del partito: prima iniziativa di legge popolare (art.71 Costituzione) in partenza questi giorni, con tanto di primi banchetti per la raccolta firme nei primi giorni di agosto, un’iniziativa per dire ‘no al gioco d’azzardo’. Ora la strategia delle leggi ‘popolari’ è una strategia ottima e decisamente valida (ricordiamo che c’è la necessità di raccogliere 50000 firme dei cittadini) però….Certamente il gioco d’azzardo è un problema, ma non è il ‘problema’, ci sono lo sappiamo molti cittadini in cura per la dipendenza, ci sono problemi etici, ed economici che ne fanno sicuramente una questione da valutare.
Il gioco d’azzardo è visto, dalla gente comune, sempre come un ‘vizio’, e in questa fase, forse, era meglio puntare su argomenti che pressano e angustiano maggiormente i cittadini, a partire dai problemi sul lavoro, sulle pensioni, sulla gestione dell’Inps, sul ‘vampiro’ di Equitalia, sui fallimenti delle aziende, sui problemi delle partite Iva, sulle tasse, ecc. Insomma, secondo me forse era decisamente meglio puntare ‘forte’, per poter ripartire velocemente! Mi sembra di rivedere un po’ i radicali degli anni ’80 con iniziative e banchetti e raccolta di firme su questioni a volte troppo marginali e poco sentite, che sfociavano in referendum che non raggiungevano poi…..nemmeno il quorum”.