Un’interrogazione parlamentare per chiedere al ministro dell’Ambiente Andrea Orlando “quali sono le intenzioni del Governo per arrivare ad una tempestiva rimozione del relitto della Costa Concordia”. A depositarla in Parlamento è la deputata grossetana Marisa Nicchi (Sel) all’indomani delle “preoccupanti parole” del Commissario per l’emergenza Franco Gabrielli, secondo cui la nave potrebbe rimanere nella condizione attuale fino al prossimo anno se Costa Crociere non fornirà tutta una serie di assicurazioni.
“E’ evidente – ha detto Nicchi – che le principali responsabilità per la mancata rimozione sono da attribuirsi all’atteggiamento dilatorio di Costa Crociere, che aveva garantito che la nave sarebbe stata ruotata a settembre. Visti i tempi e le parole di Gabrielli, questo annuncio sembra destinato a fallire, mentre i cittadini del Giglio, dove il turismo sta calando in modo preoccupante, continuano a subire i danni derivanti dai ritardi delle operazioni”. Allo stesso tempo però, prosegue la parlamentare toscana, “è urgente che il ministro dell’Ambiente eserciti pressione sulla compagnia navale per avere garanzie di una rapida rimozione e raccogliere in queste modo le lecite perplessità degli abitanti dell’area”.
Anche perché, ha aggiunto il vicepresidente della Provincia di Grosseto Marco Sabatini (Sel), “la preoccupazione maggiore in questo momento è il rischio di un cedimento dello scafo man mano che passa il tempo. Occorre pertanto velocizzare i tempi di raddrizzamento della nave e per questo Provincia e Regione, nell’ambito dello strumento dell’Osservatorio, seguono l’evolversi della situazione con estrema attenzione giorno dopo giorno”.
Nell’interrogazione parlamentare Nicchi chiede al Governo quali sono le azioni che si intendono intraprendere per velocizzare le operazioni e quali sono i tempi per vedere il mare del Giglio sgombro dal relitto.