Abbiamo ricevuto e pubblichiamo integralmente un comunicato congiunto di Roberto Rizzo, responsabile del lavoro dell’Italia dei Valori Toscana, e Mauro Pasquali, coordinatore provinciale dell’Italia dei Valori, sulla situazione della Mabro:
“Martedì 9 luglio a Grosseto Italia dei Valori, rappresentata da Roberto Rizzo responsabile lavoro e welfare Idv Toscana, e Mauro Pasquali, coordinatore provinciale di Grosseto, ha incontrato la Rsu della Mabro per discutere in merito alla vertenza che da tempo vede impegnate le 234 lavoratrici nella difesa del proprio lavoro e nella difesa della realtà del prestigioso marchio aziendale. Una vicenda, quella della Mabro, che in tanti anni ha visto soggetti imprenditoriali incapaci di guidare l’azienda e di valorizzare la professionalità e la qualità dei lavoratori nell’ottica di un serio piano industriale e di sviluppo del tessuto imprenditoriale del territorio.
Nel confermare il nostro sostegno e la nostra solidarietà alle lavoratrici, abbiamo condiviso un percorso partito, per forza di cose, dal parere del tribunale di Grosseto sulla richiesta delle organizzazioni sindacali per l’attuazione della legge Prodi bis, parere che dovrebbe arrivare giovedì 18 luglio e che auspichiamo favorevole, in modo da gettare le basi per un progetto industriale nella prospettiva di rilanciare l’azienda.
Abbiamo condiviso con le lavoratrici la mancanza di una politica industriale, nonostante l’emergenza economica e sociale che sta attraversando il nostro Paese. Una politica industriale assente da 20 anni, che di fatto ha spostato il concetto di impresa a responsabilità sociale a quello di finanza, ferendo gravemente il tessuto sano della piccola e media impresa, motore del nostro Paese con oltre il 95% di presenze sul territorio nazionale.
La crisi economica è diventata ancora più grave grazie alle politiche dei governi Berlusconi e Monti, in sostanza un accanimento nei confronti dei lavoratori attraverso la progressiva erosione dei diritti, piuttosto che la creazione di un progetto politico favorevole all’economia, attraverso il rilancio della domanda interna e la riduzione del cuneo fiscale, attraverso la semplificazione delle procedure burocratiche per il mondo dell’impresa che produce e investe nei territori e nei lavoratori. Come riconosciuto da diversi istituti di ricerca e statistica, quali Irpet e Unioncamere, in Toscana, nel quadro dell’economia reale regionale, che a causa della politica economica nazionale ha subito una forte ricaduta occupazionale e sociale, il settore della moda viaggia in controtendenza, reggendo l’urto della crisi e realizzando investimenti e nuova occupazione.
In questo senso, è auspicabile che, in assenza di soggetti imprenditoriali seri e credibili che siano interessati al rilancio dell’azienda, si cominci a valorizzare le professionalità delle lavoratrici e il buon andamento del settore attraverso una produzione di qualità. Si cominci quindi ad affrontare, in un’ottica innovativa e di cultura d’impresa, la creazione di un progetto di difesa del lavoro e di rilancio del settore, utilizzando l’appartenenza al territorio quale valore aggiunto e che coinvolga le lavoratrici, le associazioni artigiane, gli enti locali, le micro imprese e gli istituti creditizi.
Italia dei Valori, con le lavoratrici della Mabro, ha condiviso la necessità di lavorare a difesa dell’azienda per cogliere l’opportunità di rinnovare un progetto imprenditoriale nel proprio territorio, soprattutto guardando alla moda come un settore strategico per il futuro e volano per il rilancio dello sviluppo”.