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Orbetello: Chiara Piccini presenta un’interrogazione sulle condizioni della scuola media di Albinia

di Redazione
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Chiara Piccini, consigliera di Oltre il Polo al Comune di Orbetello, ha presentato stamani un’interrogazione in merito alla situazione della scuola media di Albinia.

“Sono stata ‘sollecitata’ a presentare il documento – spiega Chiara Piccini -, poichè tantissime persone di Albinia mi hanno più volte cercata per ricevere aiuto e risposte in merito alla situazione in cui versa, ancora oggi, la locale scuola media, nonostante siano trascorsi sette mesi dall’alluvione”.

Ecco il testo integrale dell’interrogazione:

“Il sottoscritto Consigliere comunale della Lista ‘Oltre il Polo’ Chiara Piccini

premesso che

in più di un’occasione è stata posta all’attenzione della sottoscritta la questione delle condizioni in cui ancora oggi, a circa sette mesi dall’alluvione (purtroppo) ben nota a tutti, versa l’Istituto Comprensivo di Albinia, ed in particolare i locali della Scuola Secondaria di primo grado di proprietà del Comune di Orbetello.

Infatti, il piano terra dello stabile è inutilizzato, tanto che tutte le attività scolastiche e amministrative sono state, obtorto collo,  trasferite al primo piano, con notevoli disagi sia per gli alunni che per il personale insegnante e di segreteria.

Ciò dipende dal fatto che dopo gli eventi alluvionali non è stato effettuato alcun intervento di ripristino da parte del competente ente comunale, anzi il Comune non ha neanche provveduto alla necessaria pulizia dei locali, ‘costringendo’ le insegnanti ed i genitori a organizzare da soli i primi interventi urgenti di rimozione, almeno, del fango, nonché la tinteggiatura delle aule del primo piano.

Da allora più nulla è stato fatto.

Lo stato di degrado in cui si trova il piano terra dei locali potrebbe anche aver contribuito (da accertare) all’evento che  il giorno di sabato scorso, 8 giugno 2013, ha provocato un guasto all’impianto elettrico di tutto lo stabile, con fuoriuscita di fumo dalle prese di corrente delle aule dove si trovavano gli alunni e con danneggiamento di due lavagne multimediali, due computer, una fotocopiatrice ed il centralino del telefono.

La forzata inutilizzabilità dei detti locali impedisce lo svolgimento pieno e completo delle attività didattiche, ivi comprese quelle legate a tutti i materiali donati a seguito dell’alluvione, i quali addirittura dovranno essere collocati, si spera temporaneamente, presso altro luogo.

La situazione non è certo migliore per gli alunni delle scuole elementari. Anzi. Non solo lo stabile è completamente inagibile, con conseguente spostamento dei bambini presso l’Istituto Tecnico Commerciale di Albinia ma vi sono problemi anche per le attività didattiche di questi ultimi.

In primo luogo, la mensa viene fatta nella stessa aula e sugli stessi banchi su cui fanno attività didattica.

Inoltre, è stato segnalato alla sottoscritta che l’aula multimediale, sita appunto nei locali dell’istituto Commerciale, ma destinata agli alunni della Scuola Elementare, non è stata fornita, nonostante le promesse dell’Amministrazione, dei ‘semplici’ collegamenti alla rete elettrica e alla rete Internet necessari per essere funzionante, con il risultato che i computer donati da un istituto bancario giacciono ancora oggi imballati.

Infine, la scrivente ha appreso che nella ‘abbandonata’ scuola elementare si trova una lavagna con video proiettore che dovrebbe essere smontata e riutilizzata. Più volte ciò è stato sollecitato, ma inutilmente.

Considerato che

Come detto, sono trascorsi sette mesi dall’alluvione, i ragazzi della Scuola Secondaria sono oggi costretti a sostenere gli esami nelle descritte condizioni di degrado e mancanza di adeguati spazi, con la necessità (e la speranza) di poter prendere nuovamente possesso dei locali del piano terra a partire dal mese di settembre, con l’inizio dell’anno scolastico 2013/2014.

Interroga il sindaco

– per sapere quando l’Amministrazione Comunale provvederà al ripristino totale del piano terra dei locali della Scuola Secondaria di Albinia, nonché alle altre incombenze di cui al premesso;

– il medesimo chiarisca, inoltre, il motivo dei ritardi nell’esecuzione dei lavori di ripristino”.

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