“Le case popolari siano assegnate prima ai nostri cittadini e poi, se dovesse esserci ancora spazio, eventualmente, ad altri”.
Questo il concetto espresso ieri sera, nell’Aula di Strasburgo, dall’eurodeputato indipendente Eld, Claudio Morganti, durante il dibattito sull’edilizia popolare nell’Unione europea, su cui oggi la plenaria dell’Europarlamento ha votato una relazione che chiede agli Stati membri di migliorare l’accesso all’edilizia popolare, prestando particolare attenzione alle condizioni degli immigrati.
“L’accesso ad un alloggio decoroso – ha dichiarato Morganti – dovrebbe essere un diritto di tutti, ma oggi le richieste superano di gran lunga le disponibilità”.
“Come ben sappiamo, infatti, sempre più famiglie del ceto medio si trovano in condizioni di emergenza abitativa. Per questo – ha sottolineato l’europarlamentare – urge stabilire delle priorità e dei criteri di selezione che privilegino, innanzitutto, coloro che sono originari del luogo in cui risiedono, poi quelli che vi abitano da almeno vent’anni, e infine, se rimarrà la possibilità, gli immigrati e i Rom come richiesto dalla relazione”.
“Nella mia regione – ha aggiunto Morganti – vorrei che le case fossero date prima a quei toscani, ad esempio anziani o disabili, che ormai si vedono scavalcati nelle graduatorie dai ‘nuovi arrivati’, che non rispettano i tempi d’attesa”.
“Per fronteggiare l’emergenza abitativa, – ha concluso l’eurodeputato Eld – andrebbero anche rivisti i criteri sui pignoramenti bancari, perché non è possibile che intere famiglie che hanno investito nel proprio futuro si ritrovino in mezzo ad una strada”.