“Una task force regionale per censire i lupi del grossetano”.
È la proposta del capogruppo di “Più Toscana”, Antonio Gambetta Vianna, che arriva dopo i due ennesimi attacchi ai danni di due greggi di Scansano e Manciano, dove i lupi si sono introdotti all’interno dell’ovile, ma anche di Istia d’Ombrone e Bagnoli di Arcidosso, dove si è registrato un avvicinamento alle abitazioni senza precedenti.
“Le stime in nostro possesso – spiega Gambetta Vianna – parlano, escluse le stragi di maggio, di circa 160 capi uccisi per un danno che supera i 30.000 euro. Si tratta ovviamente di stime a ribasso che non riescono lontanamente a quantificare i danni all’indotto degli allevatori grossetani. Perdite che per un ovino ad esempio si attestano intorno ai 200 euro a capo, senza contare la beffa dei costi di smaltimento che deve avvenire per termodistruzione.
Per questi motivi, riteniamo urgente che la Giunta prenda atto della straordinarietà della situazione e dei danni economici e di come essi abbiano superato ‘fisiologicità’ dei rischi corsi dagli allevatori per colpa di canidi e lupi senza controllo.
Una consapevolezza a cui deve seguire una misura concreta che permetta di localizzare gli habitat e le figliate per ristabilire una presenza sostenibile per il territorio e le attività agricole. In poche parole un censimento per il quale servirà un squadra ad hoc vista la difficoltà dell’impresa. Fra i metodi possibili vi è quello della conta delle orme su neve, difficilmente realizzabile sul nostro territorio oppure le stime effettuate tramite l’induzione di ululati”.
“Si tratta di un provvedimento da prendere urgentemente – conclude Gambetta Vianna -, anche perché gli attacchi vedono sempre più come protagonisti canidi di razza mista: in ballo c’è il futuro del settore ovicaprino toscano che in assenza di provvedimenti per le più elementari tutele a difesa delle attività rischia di subire una disastrosa battuta d’arresto”.