Home GrossetoPolitica Grosseto Roberto Panfi chiarisce la propria posizione sul vincolo di inedificabilità nell’area della fortezza di Marina

Roberto Panfi chiarisce la propria posizione sul vincolo di inedificabilità nell’area della fortezza di Marina

di Redazione
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Abbiamo ricevuto e pubblichiamo integralmente un comunicato di Roberto Panfi, segretario dell’Unione comunale di Grosseto del Partito democratico, in merito al vincolo di inedificabilità nell’area antistante la fortezza di Marina:

“Torno sulla vicenda del vincolo di inedificabilità che grava sull’area antistante la fortezza di Marina di Grosseto, non per spirito polemico ma per chiarire alcune cose una volta per tutte.

Quando ho sollevato la questione procedurale in IV Commissione urbanistica lo scorso 24 aprile, non l’ho fatto ‘contro qualcuno’,  ma semplicemente nell’esercizio delle mie funzioni di controllo di consigliere comunale. Quando si tratta di atti pubblici, infatti, la forma è sostanza. Ed io, che non avevo partecipato alla precedente commissione per problemi personali, ho semplicemente chiesto perché solo dopo la fase delle osservazioni e delle controdeduzioni era emerso che ci fosse un vincolo risalente alla legge n° 1089 del 1939, modificata poi nel 1986. E per quale motivo l’esistenza di quel vincolo, che nella fattispecie riguardava l’inedificabilità della prevista area di riqualificazione, fosse stata segnalata in via del tutto anomala da una lettera su carta intestata del vicesindaco Borghi, e non dagli uffici che si occupano di piano strutturale e regolamento urbanistico. Come noto, infatti, le deleghe del vicesindaco Borghi sono di tutt’altra natura.

Devo dire, peraltro, che mi ha sorpreso la sua reazione stizzita e polemica di fronte a una mia domanda del tutto ovvia. Ciò detto per me l’incidente è chiuso, perché non ho mai messo in discussione l’esistenza del vincolo o meno. Che non spetta certo a un consigliere comunale o a un assessore accertare.

Non posso tacere, invece, di fronte al comportamento della consigliera comunale Stefania Laurenti, che per toni e contenuti è sinceramente inaccettabile. Le sue esternazioni inutilmente polemiche non sono d’altra parte una novità, e la sequela di prese di posizione degne di miglior causa – sin dall’inizio del mandato quando aspirava prima a un assessorato, poi a un una presidenza di società partecipata e infine a quella di una commissione consiliare – sono state spesso motivo d’imbarazzo per il gruppo consiliare e per il Partito democratico.

Il fatto che questa volta si prodighi con tanta animosità e zelo ad attaccare me, non si capisce bene per quale motivo considerato che nemmeno è membro della IV commissione, non è di per sé una cosa particolarmente sconvolgente.

Rimane il fatto che certi atteggiamenti sono dequalificanti di per sé stessi, e danneggiano in primo luogo il Partito democratico e i tanti militanti che in silenzio e senza smanie di protagonismo ogni giorno s’impegnano fuori e dentro le istituzioni. Considerato il fatto, inoltre, che Laurenti è anche una segretaria di circolo nota per le sue inadempienze, mi viene da considerare che troppo spesso si dà spazio a persone che hanno ambizioni al di sopra dei propri mezzi. E che questa è una delle cause della cattiva salute della politica

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