“Sono 20 anni che si parla di fusione dei Comuni di Arcidosso e di Castel del Piano. Adesso, all’indomani dei referendum per i Comuni unici fatti in diverse zone della Toscana, è giunto il momento di fare qualcosa di concreto per arrivare alla fusione dei due Comuni amiatini. Per questo abbiamo presentato una proposta di legge in Consiglio regionale per tentare di arrivare a un referendum prima della stagione autunnale”.
Ad affermarlo è il capogruppo di Più Toscana, Antonio Gambetta Vianna, che ha protocollato in Consiglio regionale una proposta di legge per fondere i Comuni di Arcidosso e di Castel del Piano, così come ha recentemente fatto per quelli della montagna Pistoiese (Abetone, San Marcello Pistoiese, Piteglio e Cutigliano in provincia di Pistoia) e della Val di Bisenzio (Cantagallo, Vaiano e Vernio in provincia di Prato).
“Il dibattito – spiega Gambetta Vianna – è iniziato oltre 20 anni fa quando ci fu una raccolta di firme nei due Comuni e un referendum ad Arcidosso. Forse, all’epoca era troppo presto parlare di fusione di Comuni, ma ad oggi la creazione di un Comune unico, almeno tra queste due realtà, diventa sempre più vitale. Non a caso, in questi giorni si è riaperto decisamente il dibattito sul Comune unico, seppur esteso a tutti gli otto Comuni dell’area amiatina grossetana. In attesa di parlare di tutta l’Amiata grossetana, dobbiamo riprendere il tema del referendum ad Arcidosso e Castel del Piano”.
Con la presentazione della proposta di legge inizia un iter che prevede, tra le tante cose, anche l’audizione dei rappresentanti delle Amministrazioni e delle associazioni di categoria locali prima del voto in Consiglio regionale.
“L’intento – conclude l’esponente di Più Toscana – è quello di arrivare il prima possibile al voto in Aula con l’auspicabile conseguente referendum per tutte le popolazioni interessate dalla proposta dopo la stagione estiva”.