L’assemblea dell’Autorità Idrica Toscana sospenda ogni decisione riguardante la tariffa sull’acqua: è la richiesta che Sinistra Ecologia e Libertà Toscana rivolge in una lettera indirizzata ai sindaci toscani che, il prossimo 30 aprile, saranno chiamati a pronunciarsi sull’introduzione del metodo tariffario transitorio dell’acqua proposto dall’Autorità Nazionale Energia e Gas.
“Con un escamotage – si legge nella lettera – nel calcolo della tariffa si inserirebbe la voce oneri finanziari, reintroducendo sotto mentite spoglie il profitto cancellato con il referendum del 2011“.
A occuparsi dell’attuazione del metodo tariffario, inoltre, dovrebbero essere i Comuni, che, dopo Tarsu e Imu, dopo i tagli ai servizi imposti dal Patto di Stabilità, si ritroverebbero a fare i “gabellieri dell’acqua”, danneggiando ancora di più il rapporto di fiducia con i cittadini.
Non mancano, inoltre, le perplessità per le conseguenze di lungo periodo: “A causa di un meccanismo finanziariamente perverso e difficilmente controllabile, con molte incertezze e lati oscuri, il nuovo metodo tariffario potrebbe ostacolare, nel caso di Spa pubblico/privato, un qualsiasi futuro percorso di ripubblicizzazione del servizio idrico: quanti sindaci hanno potuto esaminare in profondità le modalità del nuovo metodo tariffario e le ricadute immediate e future?” chiede Sel.
La richiesta, quindi, è quella di procedere con cautela, rinviando a valutazioni future ogni scelta definitiva: “Sel rivolge un appello al senso di responsabilità dei Sindaci toscani presenti nell’Assemblea dell’Ait – si legge ancora nella lettera – affinché, avvalendosi di un principio di cautela, non approvino o almeno sospendano decisioni sulla nuova tariffa per approfondirne modalità e ricadute e in attesa di maggiori certezze di indirizzi di governo e di chiari percorsi legislativi che possano finalmente rispettare e non penalizzare il ruolo dei Comuni e dei cittadini“.
Oltre che ai sindaci, Sel si rivolge anche al Partito Democratico, affinchè apra una riflessione “su un tema su cui si misura la capacità di associare buon governo e rinnovamento, decisivo per restituire credibilità alla politica” e al Presidente della Regione, Enrico Rossi, affinché questa sia l’occasione per dare il via ad un “progetto fondato e di prospettiva”, capace di stroncare la perversa logica “che scarica sugli enti locali e sui cittadini il peso di decisioni sbagliate, finendo coll’annullare agli occhi degli elettori qualsiasi differenza tra destra e sinistra“.