“Condanno fermamente l’esposizione in pubblica piazza dell’esemplare di canide ucciso a pallettoni, ma bisogna riconoscere che la situazione per gli allevatori è giunta ormai al collasso”.
Sono le parole con cui il consigliere regionale di Più Toscana e membro della II commissione “Agricoltura”, Antonio Gambetta Vianna, si scaglia contro l’esposizione del lupo, o cane inselvatichito, in piazza IV Novembre a Roccalbegna.
“La Regione – sostiene il capogruppo di Più Toscana a Palazzo Panciatichi – non fa nulla per difendere le aziende dagli attacchi dei predatori e, anche se duole dirlo, era preventivabile che gli allevatori iniziassero a farsi giustizia da soli. Il gesto di esporre in piazza il lupo è deprecabile e inumano, ma non possiamo scagliarci contro gli allevatori senza affrontare oggettivamente il problema”.
Gambetta Vianna ricorda di aver “più volte chiesto in Regione, attraverso diverse mozioni, di provvedere a misure di contenimento efficaci che vadano oltre la mera recinzione, ricordandosi che il lupo è un animale protetto. In più, bisogna revisionare i rimborsi per lo smaltimento delle carcasse. Non è possibile che gli allevatori spendano più di 250 euro per smaltire ciascun capo smaltito e che per la lentezza burocratica i rimborsi diventino dei miraggi”.
“Di fatto, si invita gli allevatori a seppellire il bestiame per conto proprio e, visto che non c’è nemmeno difesa dai canidi – conclude il consigliere regionale –, a provvedere in prima persona a liberarsi dai predatori”.