La segretaria provinciale del Pd, Barbara Pinzuti, interviene sulla crisi dell’acciaieria di Piombino “Lucchini”:
“Dei 3000 posti di lavoro a rischio se dovesse chiudere la Lucchini di Piombino – afferma Barbara Pinzuti – ce ne sono almeno 200 che riguardano persone che vivono nella zona nord della provincia di Grosseto. Anche per questo è giusto manifestare solidarietà al sindaco di Piombino, Gianni Anselmi, per la protesta che sta conducendo dal tetto dell’impianto della Lucchini.”
“È davvero paradossale – continua la segretaria del Pd – che un sindaco debba essere costretto a questi gesti eclatanti per richiamare l’attenzione del Governo su una vertenza industriale che ha un oggettivo rilievo nazionale per l’importanza del polo produttivo piombinese. Il secondo per importanza del Paese, dopo quello di Taranto”.
“Aldilà di ogni altra considerazione – conclude Barbara Pinzuti – , bisogna che il governo si decida una volta per tutte a fare scelte lungimiranti di politica industriale, a meno che non voglia assecondare come ha già fatto l’esecutivo Berlusconi il processo di deindustrializzazione dell’Italia. Allo stesso tempo, è inaccettabile che si trovino risorse pubbliche per Taranto perché ci si trova di fronte a un’emergenza ambientale, e allo stesso tempo si abbandoni a se stesso il polo siderurgico di Piombino. Dove, viceversa, esiste un accordo di programma per la riqualificazione ambientale ed energetica”.