Abbiamo ricevuto e pubblichiamo integralmente un comunicato di Stefano Rosini, capogruppo dell’Italia dei Valori in consiglio comunale a Grosseto, in merito alle polemiche sorte in seguito al dimensionamento delle classi della scuola materna di via Adamello:
“In seguito alla polemica a mezzo stampa mossa contro l’Amministrazione Comunale e contro l’Assessore Ceccarelli in particolare, su presunte responsabilità del dimensionamento delle classi della Materna in Via Adamello, ci sembra necessario portare a conoscenza di tutta l’utenza quanto segue:
Il decreto sul dimensionamento scolastico, voluto nel 2009 da Tremonti, impone limiti al numero degli alunni per classe fino ad un massimo di 30.
Ma una norma del 1992 (prima cioè che Tremonti entrasse in campo su questo delicato argomento), (art. 5 del D.M. 26.08.1992; art. 12 della legge n. 820 del 1971) stabilisce che in caso di incendio in classe debbano esserci al massimo 26 persone: 25 alunni più l’insegnante. Questo è il caso della Scuola di Via Adamello. (Non più di 22 là dove c’è un alunno disabile).
Inoltre bisogna tenere conto del DPR 81/09 che prevede all’art. 10 un minimo di 15 alunni ed un massimo di 26 elevabile a 27, sempre inferiore a numero di 30, che è stato comunemente ed universalmente definito come soglia della classe pollaio.
Pertanto la polemica messa in atto non ha ragion d’essere se non voler vedere mostri dove non ci sono che la normale buona prassi amministrativa.”