Grosseto. “Apprendiamo con piacere dalla stampa che l’amministrazione comunale di Follonica ha deciso di intervenire sulla situazione idraulica della zona industriale e abbiamo scritto al Comune per avere, al più presto, un incontro, perché nella progettazione e realizzazione di questi interventi sarà fondamentale il confronto con chi rappresenta numerose imprese che hanno sede nella zona”.
Marco Caverni, artigiano follonichese e vicepresidente del comitato di zona, commenta le notizie che, nei giorni scorsi, sono state diffuse a mezzo stampa: “Da sempre la nostra associazione segnala una fragilità della situazione idraulica della zona industriale che, negli anni, ha comportato numerosi allagamenti e conseguenti danni per le realtà produttive che hanno sede nell’area. Nel tempo – prosegue Caverni – le nostre segnalazioni hanno portato alla mappatura del sistema fognario e alla realizzazione di numerosi incontri”.
La mappatura, ricorda Cna Grosseto, è stata fondamentale per progettare le modifiche per la messa in sicurezza dell’infrastruttura idraulica e per lo stanziamento di fondi nel bilancio comunale, che sono stati confermati anche nel piano triennale delle opere pubbliche dell’attuale Giunta.
“Anche nell’incontro con i candidati a sindaco – aggiunge Anna Rita Bramerini, direttore di Cna Grosseto –, abbiamo ribadito l’urgenza e la necessità di interventi risolutivi, come eliminare le strozzature presenti e dare sfogo, oltre la ferrovia, alle acque meteoriche che fenomeni di pioggia intensa, sempre più frequenti, determinano, comportando allagamenti nella parte ‘bassa’ della zona industriale. Le aziende che rappresentiamo apprezzano, come rappresentato al consigliere Marrini, la manutenzione effettuata ai tombini, con la disostruzione di quelli che non consentivano il deflusso dell’acqua: un intervento utile, ma non certo risolutivo. Allo stesso tempo, le nostre imprese richiedono la potatura e la pulizia del fogliame dei platani presenti nella parte sud della zona industriale che, fino a questo momento, intasando caditoie e grondaie sono ‘costati’ alle imprese decine di migliaia di euro in interventi e tempo speso per la pulizia”.
Per Cna è fondamentale che le operazioni che saranno intraprese siano “… effettivamente risolutive e di lungo respiro – precisa Saverio Banini (nella foto di Michele Guerrini, ndr), presidente del comitato di zona – con un piano tecnico preciso, che preveda prima la sistemazione dei sottosistemi e la successiva asfaltatura delle strade interessate, come concordato con la precedente amministrazione, privilegiando il ripristino del manto bituminoso delle arterie viarie a monte, non interessate da eventuali scavi necessari nella parte più vicina alla ferrovia”.
Per portare avanti questo tipo di lavoro, sottolinea Cna, serve una condivisione con le aziende e con le associazioni che le rappresentano.
“Siamo noi – conclude Caverni – i primi interessati e abbiamo anche la memoria storica e tecnica utile per contribuire a definire al meglio gli interventi. Per questo sarebbe gradito un incontro informativo e di confronto, anche con i tecnici incaricati dall’amministrazione: il comitato comunale di zona e le aziende da noi rappresentate avrebbero piacere a condividere il piano di interventi e di investimenti per il miglioramento dell’infrastruttura; conoscere il piano d’intervento aiuterebbe anche la pianificazione del nostro lavoro, visto che sicuramente ci saranno ripercussioni sulla viabilità e molto probabilmente su altri sottosistemi”.