Home Economia Calamità naturali e assicurazioni per imprese: Cna chiede proroga e scrive ai parlamentari

Calamità naturali e assicurazioni per imprese: Cna chiede proroga e scrive ai parlamentari

Il presidente Breda "Mancano gli elementi che consentano di conoscere e confrontare le offerte assicurative entro il 31 dicembre"

di Redazione
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Grosseto. C’è forte preoccupazione da parte degli artigiani e delle piccole e medie imprese sull’obbligo di stipulare assicurazione per i danni provocati da calamità naturali ed eventi catastrofali, entro il 31 dicembre prossimo, come previsto dalla legge di bilancio per il 2024.

Per questo motivo il presidente di Cna Grosseto Riccardo Breda ha inviato una lettera ai parlamentari del territorio, i senatori Simona Petrucci e Silvio Franceschelli e gli onorevoli Fabrizio Rossi e Marco Simiani, per chiedere di rimandare l’obbligo di almeno 12 mesi, attraverso una proroga. Un’iniziativa condivisa e portata avanti anche dalle altre Cna territoriali.

“Quanto introdotto con la legge di bilancio prevede che, in caso di inadempimento – sottolinea Breda –, le imprese possano non vedersi riconosciuti i contributi previsti in occasione di eventi calamitosi o siano impossibilitati ad accedere a risorse pubbliche per finanziamenti o agevolazioni. Anche la cronaca recente ci dimostra che il verificarsi di eventi climatici estremi non è più un fenomeno straordinario e questo ci impone una riflessione ponderata sulle modalità con cui far fronte ai danni, spesso ingenti, che lo Stato non riesce a sostenere in via esclusiva”.

“Allo stesso tempo – argomenta Breda – sono necessarie strategie per prevenire e contenere gli effetti dannosi, a partire dagli investimenti infrastrutturali e alla manutenzione ordinaria e straordinaria del territorio”.

Cna, già in occasione dell’esame che ha portato all’approvazione della legge n. 213 del 2023, aveva evidenziato notevoli perplessità sulla scelta dell’obbligo assicurativo in capo alle imprese: “Quello italiano è l’unico caso in Europa – continua Breda –; inoltre, la nostra confederazione aveva proposto di introdurre, al posto dell’obbligo, un sistema premiale, sostenuto da una campagna di sensibilizzazione e di formazione rivolta alle imprese, da realizzare anche attraverso il coinvolgimento delle associazioni di categoria”.

Adesso, a pochi mesi dall’efficacia dell’obbligo assicurativo “…si registra da un lato, la mancata adozione del decreto attuativo, e dall’altra la carenza di un confronto tra rappresentanti del governo, delle compagnie di assicurazioni e delle organizzazioni datoriali – continua Breda -. Mancano, infatti, certezze rispetto alla definizione delle casistiche degli eventi calamitosi e catastrofali, sull’adeguatezza delle coperture che dovranno essere garantite dalle polizze e, soprattutto, sui costi a carico delle imprese che, al momento, non sono quantificabili. Siamo all’oscuro dei parametri che saranno utilizzati dalle compagnie assicurative per determinare i premi, di come questi terranno conto della condivisione del rischio secondo il principio di mutualità e della riassicurazione con fondi pubblici attraverso la Sace, il gruppo assicurativo-finanziario controllato dal Ministero dell’economia e delle finanze”.

Secondo Cna, quindi, mancano gli elementi che consentano di conoscere e confrontare le offerte assicurative “… necessari – conclude Breda – per poter sottoscrivere, entro il 31 dicembre, la polizza più appropriata alle loro necessità. Per questo ci auguriamo che i parlamentari eletti sul nostro territorio si facciano portavoce della nostra richiesta per un intervento legislativo di proroga”.

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