Home Economia Edilizia, i sindacati: “Con protocollo su sicurezza garantiti contrasto a povertà salariale e rischi”

Edilizia, i sindacati: “Con protocollo su sicurezza garantiti contrasto a povertà salariale e rischi”

"I numeri dell'edilizia in provincia: cantieri, valore aggiunto, imprese e addetti"

di Redazione
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Grosseto. Da gennaio a giugno 2024, in provincia di Grosseto, sono stati 3.172 i cantieri edili aperti, oggetto di notifica preliminare, per un importo medio di 650mila euro. Il valore aggiunto del settore delle costruzioni (al netto dell’inflazione, anno base 2015) è stato nel 2023 di 290 milioni di euro, equivalente al 6% di quello totale.

«Bastano questi dati economici di contesto – sottolineano Anna Capobussi (Fillea), Riccardo Musilli (Filca Cisl) e Alessandro Rusci (Feneal Uil) – per capire la rilevanza del protocollo d’intesa su “appalti pubblici, concessioni di lavori e fornitura di servizi”, che abbiamo firmato in Provincia lo scorso 28 agosto. Le categorie degli edili di Cgil, Cisl e Uil partono da quel documento cardine per dare battaglia a insicurezza e povertà salariale nella giungla degli appalti, che in questi anni ha costituito la cassa di espansione del lavoro più povero e precario. Il protocollo, peraltro, non si limita solo al comparto edile, ma incide anche su quello dei servizi per promuovere un cambiamento virtuoso in un mondo del lavoro in profonda trasformazione.

La sicurezza del lavoro nel cantiere è anche questione che richiama una responsabilità collettiva, e come tale il sindacato intende affrontarla. Per questo, abbiamo promosso protocolli di partecipazione attiva per tutti i soggetti coinvolti, affidando a ciascuno compiti precisi sulla contrattazione di anticipo e rispetto alla vigilanza sull’attuazione degli impegni presi».

I dati

Sempre nel primo semestre di quest’anno, in provincia di Grosseto sono stati conclusi 325 cantieri oggetto di verifica di congruità, di cui 172 privati e 153 pubblici. Mediamente, risultano circa 500 cantieri attivi al mese oggetto di verifica di congruità. Guardando alle realtà più grandi, a Grosseto, nel periodo considerato, le opere pubbliche sono state 37, mentre i cantieri privati 335. A Follonica, i cantieri per opere pubbliche sono 12, quelli privati 132. Mentre a Orbetello sono stati sei quelli per opere pubbliche e 84 i cantieri privati. Quest’anno, alla Cassa edile sono iscritte circa 550 aziende e circa 2.500 lavoratori.

«Responsabilizzare le stazioni appaltanti a precisi obblighi di accertamento e concertazione preventiva con le parti sociali – aggiungono i tre rappresentanti sindacali – comporta meccanismi di disincentivazione degli appalti a cascata. I protocolli tutelano i lavoratori e di fatto anche le imprese virtuose, che operano secondo i parametri della legge e sono soggette alla concorrenza sleale di tutte quelle imprese che operano nel mercato in maniera illegittima. Sancendo anche costi trasparenti e puntuali per la sicurezza, con costi del lavoro sottratti al ribasso; pretendere l’applicazione del Ccnl edile con garanzia di applicazione di quello siglato dai sindacati maggiormente rappresentativi a livello nazionale e territoriale, rafforzando l’utilizzo degli Enti paritetici, Cassa edile grossetana, Scuola edile e Cpt, in quanto assodati promotori di qualificazione professionale e prestazioni insostituibili per il corretto svolgimento del lavoro edile e della sua giusta remunerazione, Il cantiere, così, diventa trasparente secondo una politica di riqualificazione reale del lavoro che parte dalla forte affermazione dei ruoli di Rls e Rlst e dalla creazione di un tavolo permanente su commesse per oltre un milione di euro. E per appalti di lavori oltre 2 milioni, con l’impegno all’applicazione della “procedura cantiere trasparente” gestito dalla Cassa Edile di Grosseto».

«Queste regole – spiegano ancora Fillea, Filca e Feneal comportano l’introduzione del tesserino elettronico in dotazione ai lavoratori, piani speciali per la sicurezza condivisi fra gli attori del cantiere, convenzioni con i comitati tecnici paritetici per gli aspetti operativi antecedenti all’allestimento del cantiere. Alla Cassa edile, inoltre, è attribuito non solo il rilascio del Durc di congruità contributiva, ma le parti sono tenute a fare una valutazione seria di adeguatezza sulle maestranze impiegate rispetto all’entità dell’opera per evitare escamotage e speculazioni. L’impegno si estende anche agli appalti già in essere in funzione del miglioramento delle condizioni ivi applicate».

Quindi Capobussi, Musilli e Rusci concludono: «Il sindacato lavorerà alacremente perché queste previsioni siano applicate anche all’interno dei protocolli di appalto nel settore privato, in particolare quelli che concernono le grandi imprese di gestione dell’acqua e delle fonti energetiche. Legalità, sicurezza, difesa occupazionale e contrasto al lavoro povero sono gli unici perimetri di operatività all’interno dei quali si potrà costruire il lavoro, nell’ottica di dare ad essi la migliore e più efficace interpretazione in favore dei lavoratori, apportando miglioramenti anche ai vincoli legislativi già operanti in materia».

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