Grosseto. Anche gli stabilimenti balneari associati a Sib-Fipe Confcommercio Grosseto parteciperanno convintamente alla manifestazione di protesta indetta dal Sindacato italiano balneari di Confcommercio per il 9 agosto: ombrelloni chiusi in tutti gli stabilimenti fino alle 9.30.
L’iniziativa di protesta del 9 agosto (“Chiudiamo gli ombrelloni”) è indetta in maniera congiunta con la Federazione italiana imprese balneari (Fiba).
“E se anche questo non dovesse bastare a convincere il Governo e il Parlamento ad emanare un provvedimento legislativo che faccia definitiva chiarezza sulla vicenda Bolkestein – tuona Daniele Avvento, presidente del Sib Confcommercio Grosseto –, allora andremo avanti a oltranza e il 19 agosto gli ombrelloni li apriremo alle 10.30″.
“In questi giorni stiamo iniziando a spiegare ai nostri clienti perché siamo costretti a questa forma di protesta – prosegue Avvento –. Tra pochi mesi, molti Comuni impauriti dalla confusione che si è creata attorno alle concessioni demaniali marittime, probabilmente potrebbero dare avvio alle procedure di gara per i nuovi affidamenti dei tratti demaniali di competenza. Questo, però, rischia di avvenire senza regole certe e chiare perché ancora lo Stato italiano non si è dato una seria legge di riordino del sistema. In provincia di Grosseto ci sono centinaia di famiglie che anche in questi giorni di caldo intenso lavorano notte e giorno con una spada di Damocle che si avvicina sempre più alla loro testa e a quella dei loro figli. Non è giusto. Non ce la facciamo più a vivere questa guerra di nervi”.
Le parole di Daniele Avvento, presidente del Sib-Fipe Confcommercio Grosseto, seguono quelle del presidente nazionale del Sindacato italiano balneari, Antonio Capacchione, che sottolinea come in molte parti d’Italia “la messa a gara delle nostre aziende non è un’eventualità, ma una realtà”.
“Le hanno già avviate decine di Comuni di ogni orientamento politico – sottolinea Capacchione –. Le stanno facendo senza direttive legislative e con modalità diverse, perlopiù in assenza di alcuna tutela dei concessionari attualmente operanti. E’ lo scenario peggiore che si potesse avere. Di fronte a tutto questo è impossibile restare silenti. È doveroso protestare. Nell’interesse non solo delle nostre famiglie, ma anche del Paese, che ha la necessità di salvaguardare un modello di balneazione attrezzata efficiente e di successo. Ecco perché abbiamo deciso che venerdì 9 agosto apriremo gli ombrelloni alle ore 9.30 se il Governo e il Parlamento decideranno di andare in ferie senza aver varato alcun intervento legislativo chiarificatore della vertenza balneari. Riteniamo che questa possa essere un’iniziativa che abbia la massima efficacia con il minimo di disagio per la clientela. A tal proposito, il giorno 8 agosto comunicheremo ai nostri clienti le ragioni della nostra protesta con volantini, manifesti e la lettura di un comunicato per il tramite degli altoparlanti”.