Home Economia Edilizia e impianti, Cna: “Insostenibile l’aumento della ritenuta sui bonifici”

Edilizia e impianti, Cna: “Insostenibile l’aumento della ritenuta sui bonifici”

L'associazione commenta le novità sul fisco introdotte dalla Legge di Bilancio

di Redazione
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Grosseto. Le imprese dei settori edilizia e impianti dovranno anticipare al fisco 1,22 miliardi per effetto dell’aumento dall’8% all’11% della ritenuta sui bonifici connessi al pagamento di corrispettivi che beneficiano di detrazioni fiscali.

L’aumento della ritenuta, scattato il 1° marzo, determinerà così un consistente incremento dell’anticipazione finanziaria delle imposte sui redditi. La ritenuta all’11% è insostenibile per le imprese dal momento che è applicata sui ricavi, mentre le imposte sono calcolate sul reddito.

“Per questo motivo – commenta Ilaria Chechi, coordinatore dell’unione Costruzioni e Installazione impianti per Cna Grosseto – la nostra associazione chiede al Governo di rivedere la misura introdotta con la legge di bilancio, che ha un notevole impatto su due comparti, quello dell’edilizia e degli impianti, che già stanno accusando una brusca frenata. Tra l’altro, in questi due settori, la distanza tra ricavi e reddito può essere molto rilevante”.

I dati

Per le imprese di costruzione con punteggio Isa di affidabilità superiore a 8 (su una scala tra 1 e 10) emerge che, per ogni 100 euro di ricavi, le imprese individuali generano non più di 25 euro di reddito, mentre le società di capitali, per gli stessi 100 euro di ricavi, producono poco più di 12 euro di reddito. In altre parole, per le imprese dell’edilizia l’11% della ritenuta equivale a chiedere alle imprese individuali di pagare in via anticipata una tassazione di più del 44% del reddito ed alle società di capitali di più del 90% del reddito.

Stessa storia per le imprese del settore degli impianti. Selezionando sempre le sole imprese con punteggio Isa di affidabilità superiore a 8 (su una scala tra 1 e 10), emerge che per ogni 100 euro di ricavi, le imprese individuali generano circa 30 euro di reddito, mentre le società di capitali, per gli stessi 100 euro di ricavi, producono poco più di 11 euro di reddito. Quindi, per le imprese dell’edilizia l’11% della ritenuta equivale a chiedere alle imprese individuali di pagare in via anticipata una tassazione di più del 37% del reddito ed alle società di capitali di più del 98% del reddito.

Per recuperare interamente, in termini finanziari, l’ammontare di imposte anticipate con la ritenuta, le imprese devono attendere da un minimo di 283 giorni a un massimo di 647 giorni, quasi due anni.

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