Grosseto. Saranno investiti 3 milioni di euro sul territorio maremmano per realizzare i 13 progetti di comunità che sono stati ammessi a finanziamento nelle aree rurali, da nord a sud della provincia di Grosseto, sul bando di Azione specifica Leader-Psr 2014-2020 – Progetti di rigenerazione delle comunità.
Si è conclusa la fase di accompagnamento del Gal Far Maremma sui primi 6 progetti finanziati e altri 7 sono in fase di accompagnamento verso la definizione di dettaglio. In tutto, sono circa 90 i soggetti del territorio tra pubblici e privati impegnati in qualità di partner diretti e indiretti nella realizzazione delle attività.
“Il bando nasce dal percorso di confronto intrapreso all’inizio del 2020, in piena pandemia, da tutti i Gal della Toscana, tra i quali Far Maremma, insieme alla Regione e alla Rete rurale nazionale – spiega Fabrizio Pasquini, presidente del Gal Far Maremma – con l’obiettivo di elaborare una nuova modalità di progettazione, che mette le comunità al centro degli interventi Leader nelle aree rurali della Toscana.”
“Tutti i progetti – prosegue Pasquini – sono caratterizzati dal coinvolgimento di realtà locali, quali associazioni culturali, Pro Loco, associazioni ed Enti del Terzo Settore, Comunità del cibo, Cooperative di comunità che tradizionalmente hanno più difficoltà ad accedere ai fondi comunitari, in particolare a quelli Feasr. Grazie alla collaborazione con i Comuni di riferimento, che nella maggior parte dei casi svolgono il ruolo di capofila dei progetti, anche questi soggetti vengono coinvolti attivamente. I progetti di comunità vogliono superare lo schema tradizionale dei rapporti tra soggetti pubblici e privati per promuovere una nuova forma di co-progettazione e co-realizzazione in cui sia i Comuni di riferimento che i soggetti più rappresentativi delle realtà locali lavorano insieme ad un obiettivo comune. Sono progetti promossi da partenariati pubblico -privati, che rappresentano la comunità e sono destinati alle comunità, che li ha ideati e che li realizzerà con il supporto di Far Maremma”.
I progetti
Questi i primi 6 progetti che hanno completato il percorso di accompagnamento:
- nel comune di Gavorrano, a Bagno di Gavorrano, il progetto di welfare sociale “Dagli spazi alle persone. Nuovi cantieri per fare comunità“. Il progetto è basato sull’accoglienza e l’inclusione, l’identità e la memoria e le comunità verdi. Le attività previste includono opere per la riqualificazione della frazione di Bagno di Gavorrano, tra cui la riqualificazione di spazi ricreativi e di socialità destinati alla comunità locale. Il capofila è il Comune di Gavorrano e partecipano al progetto come partner l’Auser Gavorrano, sezione Fidc-Uct di Gavorrano, Arcinprogress e l’associazione La Quercia;
- nel comune di Massa Marittima il progetto “Per un sano stile di vita: porte di comunità e turismo di confine“, localizzato a Massa Marittima, Niccioleta, Tatti e Prata. L’obiettivo è la rigenerazione delle comunità del turismo rurale e la rigenerazione territoriale delle frazioni di Niccioleta, Tatti e Prata. Il progetto prevede la realizzazione di cartellonistica per un percorso di trekking urbano che collega le frazioni al capoluogo, oltre ad una serie di interventi per riqualificare le infrastrutture ricreative e sociali delle frazioni. Il Comune di Massa Marittima, capofila del progetto, coordina e collabora con un partenariato composto da Misericordia di Prata, circolo Arci di Tatti, cooperativa onlus Insieme attiva nella frazione di Niccioleta e l’associazione Drago delle Colline Metallifere;
- nel comune di Castiglione della Pescaia il progetto Beta – Laboratorio ecosostenibile di Tirli sulle piante alimurgiche e sui prodotti del bosco e del cibo maremmano. È finalizzato a promuovere le comunità del cibo ed è localizzato nella frazione di Tirli. Tra le azioni previste vi è il ripristino di alcune fonti storiche e soprattutto una mappatura delle piante alimurgiche presenti sul territorio con la partecipazione attiva della popolazione locale. Il capofila è il Comune di Castiglione della Pescaia, che coordina un partenariato comprendente l’Università di Pisa, l’Abuc di Tirli, l’Associazione Migratoria e l’azienda apistica Mancini Massimo;
- nel comune di Arcidosso il progetto CO.MA.ZA – Sostegno allo sviluppo socio-economico della comunità di Macchie e Zancona. Il progetto è destinato al recupero dell’identità della memoria e al turismo rurale ed è localizzato nella piccola comunità delle Macchie e Zancona. Tra le attività previste vi è la realizzazione di un centro comunitario polivalente e il sostegno ad alcune delle ultime attività produttive che operano nella frazione. Il partenariato comprende, oltre al Comune di Arcidosso, capofila del progetto, anche l’asscoazione Monte Labbro, la falegnameria artigianale Pinzuti, l’azienda agricola Bravi Giuliano e l’azienda Senxunia che gestisce un glamping nella zona;
- nei comuni di Magliano in Toscana, Scansano, Manciano e Roccalbegna il progetto Circolare – Cicloturismo per rigenerare la comunità locale e agricoltura responsabile. Grazie alla partecipazione di associazioni, aziende e dei Comuni di Magliano in Toscana e Scansano, il progetto avrà un ampio respiro con attività e investimenti che interessano i comuni di Magliano, Scansano, Manciano e Roccalbegna. Il fine è sostenere la comunità rurale locale, riconoscerle il ruolo di custode del territorio e della biodiversità agricola e alimentare e costruire una rete di cicloturismo che colleghi fisicamente le realtà aderenti, valorizzando le aziende che si avviano alla transizione agroecologica con la partecipazione attiva delle comunità locali. Il capofila del progetto è un soggetto privato attivo sul territorio, l’associazione Le Cudere, che coordina un partenariato composto dai Comuni di Scansano e Magliano in Toscana, dall’Accademia del Libro Aps, dall’asscoazione Kansassiti, dalla Comunità del cibo Maremma, oltre ad alcune aziende agricole attive in questi territori quali Autumnalia, Fattoria Il Torrione, azienda agricola Andrea Valurta, azienda agriciola Bragaglia, azeinda agricola Benvenuti;
- nel comune di Sorano, il progetto “Rigenerazione della comunità di San Giovanni delle Contee”, che ha come scopo l’incentivazione del turismo rurale nella omonima frazione, migliorando l’accoglienza turistica. Il partenariato è composto dal capofila, il Comune di Sorano, insieme alla Cooperativa di comunità di San Giovanni delle Contee, il Comitato Festeggiamenti e alcune aziende attive nella piccola frazione, come l’azienda Marco Monaci, titolare di un’attività storica di barbiere, il Maglificio Cecconi, realtà locale che produce maglieria di qualità che esporta perlopiù all’estero, e l’azienda vitivinicola La Sciornaia, costituita da alcuni giovani, che hanno recuperato una cultivar locale per produrre un ottimo vino.