Scarlino (Grosseto). «Vogliamo ribadire la necessità del mantenimento del livello occupazionale attuale e di uno sviluppo futuro, senza dimenticare la sostenibilità ambientale degli insediamenti industriali».
Confesercenti torna ad intervenire sulla vicenda Venator, in una fase ancora più critica rispetto a qualche settimana fa». Lo fa chiedendo di partecipare ad un tavolo per affrontare la crisi.
«In un momento di congiuntura internazionale – afferma il direttore di Confesercenti Andrea Biondi –, con famiglie ed imprese colpite dalle conseguenze della guerra, dopo due anni condizionati dalla pandemia, il territorio maremmano è alle prese con una crisi industriale che rappresenta un terzo del pil provinciale. Se non verrà risolta l’unico risultato sarà la riduzione dei livelli di reddito e della capacità di spesa delle famiglie coinvolte, con conseguenze negative nell’economia locale».
«Il territorio della Maremma ha bisogno di crescere, in tutti i settori, e non di arretrare – termina Biondi –. Per questo motivo auspichiamo l’istituzione di un tavolo provinciale sulla crisi della Venator che coinvolga, insieme ad istituzioni locali, Regione Toscana, sindacati dei lavoratori, ma anche le associazioni di categoria, rappresentative di quel tessuto produttivo che può subirà le conseguenze negative della crisi industriale» .