Grosseto. Sempre meno ambulanti. È il grido di allarme di Anva, il sindacato degli ambulanti Confesercenti, che rileva come i mercati si stiano svuotando non tanto di clienti, quanto di operatori: in due anni, dal 2020 al 2022, si è avuto un calo del -7,9% di ambulanti.
Ieri, anche dalla provincia di Grosseto rappresentanti Anva hanno partecipato ad un incontro al Ministero per le imprese ed il Made in Italy per presentare uno studio dal titolo “Mercati appesi a un filo”. All’incontro era presente il sottosegretario Massimo Bitonci.
«Il calo riguarda tutti i settori merceologici: particolarmente rilevanti i crolli delle imprese ambulanti di prodotti alimentari e bevande, che calano del -4,7% – si legge in una nota di Anva –. Ancora peggio fa il commercio di prodotti tessili: una tipologia un tempo centrale nei mercatini e che invece negli ultimi due anni perde il 9,4% delle imprese. Giù anche gli operatori di arredamenti per giardino, tappeti, casalinghi e piccoli elettrodomestici/materiale elettrico (-6,7%). Le uniche attività del commercio pubblico in controtendenza sono quelle di ristorazione ambulante che in questi due anni mettono a segno una crescita del +13,2%».
I dati
La riduzione delle imprese del commercio ambulante è dovuta non solo all’aumento delle chiusure, ma anche al rallentamento delle nuove aperture: -32% tra 2021 e 2022. Se il trend degli ultimi due anni si mantenesse inalterato, già nel 2025 non ci sarebbero più nuove iscrizioni.
Secondo l’indagine Confesercenti, «Negli ultimi 12 mesi, il 36% degli intervistati ha fatto la spesa presso un mercato giornaliero, mentre il 79% ha acquistato presso un mercatino settimanale; questo significa che, anche se calano gli operatori, la volontà dei consumatori di acquistare e frequentare i mercati resta alta».
Ad incidere sul calo di operatori tanti fattori: due anni di pandemia, ma anche le incertezze dovute alla Bolkestein. Servono dunque maggiori certezze, specie per chi vuole investire «Nel Ddl concorrenza è in arrivo una modifica normativa che dà finalmente certezze al comparto – afferma Simone Zippilli, presidente provinciale Anva -. L’inclusione dei mercati rionali nel Ddl Made in Italy mira a valorizzare il commercio e questi luoghi di aggregazione, punto di forza del nostro turismo. Per questo chiediamo anche ai Comuni di investire, dotandoli di servizi e parcheggi».