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“BeESG”: Confindustria Toscana Sud lancia il progetto per la sostenibilità delle imprese

di Redazione
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Grosseto. L’Associazione degli industriali di Arezzo, Grosseto, Siena lancia un progetto di ampio respiro dedicato alle realtà imprenditoriali del territorio che vogliono intraprendere un percorso di autovalutazione per supportare le imprese nella transizione verso la sostenibilità ambientale, sociale e di governance (Esg).

Il progetto

Confindustria Toscana Sud traccia quindi la road map concreta di un percorso che ha applicato in primis all’interno dell’associazione stessa, confermandosi ancora una volta tra le associazioni più virtuose a livello nazionale per innovazione e concretezza nel realizzare sfidanti progetti. Il punto di partenza è stato l’assunto secondo il quale la sostenibilità per un’impresa oggi non è più una scelta o un concetto da comunicare per mostrare all’esterno sensibilità sul tema. La sostenibilità per un’impresa è la condizione necessaria alla sua sopravvivenza, è l’essenza stessa della sua ragion d’essere. È necessario intraprendere un passaggio epocale: le imprese non devono più guardare alla sostenibilità come a un obbligo, a un qualcosa che devono necessariamente e virtuosamente diventare. Le imprese devono pensarsi sostenibili, essere sostenibili.

Su questa premessa fondativa è nato il progetto BeESG presentato oggi a Siena alla presenza dei rappresentanti delle imprese associate e degli organi di informazione che hanno assistito agli interventi degli ospiti che si sono avvicendati nell’illustrare la loro visione e il loro contributo al progetto: Fabrizio Bernini, presidente generale di Confindustria Toscana Sud; Fabrizio Landi, presidente della delegazione di Siena di Confindustria Toscana Sud; Antonio Capone, direttore generale di Confindustria Toscana Sud; Fabio Becherini, direttore generale di Banca Tema, il professor Angelo Riccaboni, presidente di Santa Chiara Lab dell’Università di Siena e Co-Founder di Santa Chiara Next – Spin-off dell’Università di Siena.

Già il nome del progetto sintetizza e fa propria la mission che Confindustria Toscana Sud ha voluto darsi: far raggiungere alle realtà imprenditoriali territoriali associate lo status di imprese totalmente sostenibili. L’unione di “Be”+ “ESG“, che va a comporre la denominazione di progetto, sintetizza un invito, un’esortazione, una chiamata all’azione per essere pienamente e consapevolmente sostenibili dal punto di vista dell’impatto ambientale (la “E” di Environmental), di responsabilità sociale (la “S” di Social) e di buone pratiche etiche e trasparenti di gestione (la “G” di Governance). Ispirati dalla fusione di parole che si è creata nel nome BeESG, per il logo di progetto è stata compiuta la scelta di caratterizzarlo in termini di design con la rappresentazione stilizzata di un’ape (“bee” in inglese) per evocare tutto il portato simbolico, legato alla sostenibilità, che la figura dell’ape porta con sé: armonia e rispetto dell’ambiente (Environment), collaborazione, sostegno reciproco e senso di comunità (Social), operosità, organizzazione e produzione responsabile (Governance).

Il primo step del progetto si concretizza in uno strumento di autovalutazione già operativo e disponibile per le imprese associate a Confindustria Toscana Sud, con l’intento di supportarle fattivamente nella transizione verso la sostenibilità ambientale, sociale e gestionale (Esg). Lo strumento permette alle imprese associate che vorranno avvalersene di ottenere una valutazione sulla propria performance di sostenibilità, ricevendo un primo certificato (contenente uno “score” valutativo), con le indicazioni di possibili azioni da intraprendere per raggiungere lo status di impresa totalmente sostenibile, finalità primaria del progetto BeESG. L’obiettivo è quello di permettere alle aziende del territorio di non farsi trovare impreparate alle sfide che le tematiche Esg sempre più porranno alle imprese.

Lo strumento, denominato “BeESG” Check, è un questionario di autovalutazione online elaborato dal Santa Chiara Next, l’Innovation Lab dell’Università di Siena, in particolare dal gruppo guidato dal Professor Angelo Riccaboni, punto di riferimento scientifico riconosciuto anche in ambito internazionale che da tempo si occupa di progetti di ricerca, sviluppo, studio e consulenza sui temi legati alla sostenibilità.

“BeESG Check” è dunque un tool, gratuito per le imprese associtate, di analisi e valutazione delle performance di sostenibilità, un servizio digitale che individua i punti di forza e di debolezza delle strategie aziendali in tema Esg e fornisce un quadro olistico delle performance di sostenibilità, utile a supportare le aziende nella definizione di nuove strategie, investimenti e attività. La compilazione dell’indagine “BeEsg Check” è lo strumento messo a punto da Santa Chiara Next con Confindustria Toscana Sud per avviare il percorso verso la sostenibilità di impresa in conformità con le direttive sulla materia.

L’evento

Al termine del primo step “BeESG Check” sarà organizzato un evento, previsto per la fine del 2023, durante il quale saranno premiate le imprese associate risultate più virtuose nei risultati di autovalutazione. Un riconoscimento simbolico per gratificare chi è già avanti nel percorso, ma che sarà occasione per sensibilizzare e stimolare le alte realtà imprenditoriali del territorio a proseguire e accelerare il loro cammino verso la piena sostenibilità dei loro processi produttivi e gestionali.

Il progetto BeESG prevede due ulteriori fasi di sviluppo che faranno seguito al primo step di autovalutazione. Una seconda fase denominata “BeESG Competence“, contraddistinta da una serie di attività formative per diffondere la cultura dello sviluppo sostenibile e alfabetizzare imprenditori, manager e tutte le risorse umane coinvolte nei processi gestionali e produttivi sulle tematiche Esg. E una terza fase denominata “BeESG Report”, nella quale si fornirà consulenza e supporto effettivo alle imprese che vorranno pubblicare il proprio report di sostenibilità.

Così commenta il progetto il presidente Generale di Confindustria Toscana Sud, Fabrizio Bernini: “Oggi presentiamo un percorso che noi di Confindustria è già un presente, essere sostenibili è un mantra che deve guidare le nostre scelte come uomini ed imprenditori, non ci sono strade parallele“.

Sulla stessa linea il presidente della delegazione di Siena, Fabrizio Landi: “Siamo orgogliosi che la grande sfida della sostenibilità ci veda attori in prima linea già a partire dalla nostra associazione, vogliamo essere validi supporters per tutti i percorsi che le nostre aziende andranno ad intraprendere con la collaborazione, centrale ed in sinergia con l’Università di Siena”.

Conferma questa visione anche il professor Angelo Riccaboni, presidente di Santa Chiara Lab – Università di Siena e Co-Founder di Santa Chiara Next – Spin-off Università di Siena: “Le aziende stanno già iniziando a confrontarsi con un nuovo scenario, dove l’attenzione alla sostenibilità permette di cogliere importanti opportunità di mercato e finanziarie. In tale contesto il supporto alle imprese da parte di un attore come Confindustria può rivelarsi prezioso. Santa Chiara Next Spin-off dell’Università di Siena ha colto con entusiasmo la possibilità di collaborare al progetto di Confindustria Toscana Meridionale, che può diventare un caso pilota a livello nazionale”.

Oltre alla collaborazione tecnico-scientifica di Santa Chiara Next, il progetto BeESG ha il sostegno di Banca Tema (presente su tutto il territorio della Toscana Sud), partner strategico che darà il proprio supporto alla realizzazione del progetto per il 2023 svolgendo azioni di comunicazione e promozione. Il direttore di Banca Tema, Fabio Becherini, dichiara: “Il settore bancario è strettamente coinvolto sul fronte della sostenibilità delle imprese, dato che l’intero comparto creditizio è già attivo nel ri-orientare i flussi di capitale sugli investimenti sostenibili, nell’integrare la sostenibilità nella gestione dei rischi e nel promuovere trasparenza e visione a lungo termine nelle scelte finanziarie compiute in ambito imprenditoriale. Per Banca Tema, infatti, occorre migliorare le pratiche aziendali, passando dal concetto di sostenibilità finanziaria a quello di finanza sostenibile”.

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