Grosseto. Segnali positivi per imprese del commercio, turismo e servizi e per le famiglie sul fronte dei rincari energetici nel mese di gennaio 2023. Il quadro generale resta critico, ma i valori di picco registrati nella seconda parte del 2022 per il momento sembrano essersi attenuati.
Lo attesta l’ultimo studio dell’Osservatorio Energia Confcommercio, condotto in collaborazione con Nomisma Energia. A gennaio 2023 i costi dell’energia, sia elettrica sia derivante da gas naturale, sono leggermente scesi sia per le imprese (ovviamente si fa riferimento a quelle non energivore e non gasivore) sia per le famiglie. Per le aziende del commercio, del turismo e dei servizi si registra un -12% per l’energia elettrica e -33% per il gas naturale rispetto a ottobre 2022. Qualche specifico esempio: per un albergo, la riduzione di spesa, tra ottobre 2022 e gennaio 2023, si aggira intorno ai 9mila euro (-4%), mentre per un ristorante è di circa 3mila euro (-11%). Per i negozi di generi alimentari e non alimentari scende la spesa per la fornitura di energia elettrica, rispettivamente, del 13% e del 21%. Anche la categoria dei bar vede un risparmio di circa mille euro (-11%).
“Segnali positivi e incoraggianti – commenta Gabriella Orlando, direttore di Confcommercio Grosseto –, che tuttavia non devono trarre in inganno perché il costo generale continua a restare molto alto rispetto al 2021 ed è necessario che il Governo continui a seguire con grande attenzione l’evolversi della situazione adottando già da ora provvedimenti non più procrastinabili: il differimento della data del primo aprile quale termine ultimo per passare dal mercato a maggior tutela al mercato libero di energia e la sterilizzazione degli oneri di sistema anche in favore delle utenze con potenza disponibile superiore ai 16,5 kW, oggi escluse dalla misura. La tariffa del mercato tutelato, in particolare, continua a presentare valori decisamente più bassi rispetto a quelli del mercato libero (0,53 euro/kWh contro 0,65 euro/kWh per il primo trimestre 2023). Di fronte a questi dati è necessario pertanto prorogare, almeno fino alla fine del 2023, la data prevista per il superamento della tutela di prezzo per le microimprese”.
Restando in tema di caro-energia, Confcommercio Grosseto fa anche il punto sul servizio gratuito offerto agli associati per il calcolo del credito di imposta così come disposto dal Governo sia per i trimestri 2022 (a partire dal secondo), sia per il primo trimestre 2023 in corso. Le pratiche gestite nelle ultime settimane sono più che raddoppiate rispetto a quelle di cui si è dato conto ai primi di dicembre 2022. Riguardo al credito di imposta per l’acquisto della materia energia, Confcommercio Grosseto ricorda a tutte le imprese che hanno avuto accesso a questa misura l’obbligo di comunicare all’Agenzia delle Entrate, entro il 16 marzo 2023, il totale dei crediti maturati nel 2022. In mancanza di questa comunicazione le aziende non potranno più portare in compensazione alcun credito. La comunicazione ad Agenzia delle Entrate può avvenire solo per via telematica. I fiscalisti di Confcommercio Grosseto sono già in piena attività per la completa assistenza agli associati che hanno la contabilità presso Ascom. Tutti gli altri potranno farsi aiutare dal proprio commercialista.