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Slc Cgil: Roberta Gianninoni rieletta alla guida della categoria

di Redazione
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Martedì scorso si è tenuto, nei locali di “Spazio 72” in via Ugo Bassi a Grosseto, il VII congresso del Sindacato lavoratori della comunicazione della Cgil, che rappresenta i lavoratori dei settori postale, telecomunicazioni, emittenza, call center, produzione culturale e spettacolo, grafici e tecnici.

I delegati hanno rieletto segretaria provinciale Roberta Gianninoni, con otto voti favorevoli e un’astensione. Slc Cgil è una categoria che in provincia rappresenta 250 lavoratori, prevalentemente nei servizi postali, nell’Ict e nello spettacolo.

«Veniamo da tre anni difficili – spiega Gianninoni, nel corso dei quali abbiamo dovuto affrontare i problemi della pandemia e quelli di un’economia in altalena che ha messo in difficoltà tanti lavoratori, sia dal punto di vista della tutela del proprio potere d’acquisto, che da quello dell’indebolimento delle tutele del mondo del lavoro. Nonostante tutto, siamo riusciti a chiudere il rinnovo del contratto di Poste, ma ora si apre la partita della riorganizzazione del sistema di smistamento e consegna della posta che investirà anche la nostra provincia. Anche il nuovo rapporto tra Poste Italiane e le aziende dei servizi postali in appalto richiede da parte nostra un’attenzione particolare, per vigilare sull’organizzazione del lavoro e il rispetto della normativa sulla sicurezza. La vertenza Sittel, che, dopo una lunga battaglia, ha portato al trasferimento dei dipendenti alla società Tim Servizi Digitali, è purtroppo tutt’altro che esaurita in conseguenza delle incertezze sul futuro della stessa Tim.

Un fronte tutto aperto in provincia è quello dei call center, che va da quelli più tutelati e dove il sindacato è presente, a quelli dove l’azione sindacale è fortemente contrastata, un mondo spesso sommerso e precario che impiega come dipendenti in maggioranza donne e giovani. Infine, l’impegno che ci attende per organizzare e tutelare meglio i lavoratori del comparto dello spettacolo dal vivo, che nella nostra provincia sono molti e spesso operano in condizione di totale precarietà.

In definitiva – conclude Gianninoni –, nella nostra realtà c’è ancora un ampio margine di crescita per un sindacato attento ai bisogni dei lavoratori, nella consapevolezza che il prevalente tessuto di microimprese richiede da parte nostra un impegno straordinario e una collaborazione fra tutte le strutture della camera del lavoro territoriale».

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