Avere un dialogo costante e proficuo con i parlamentari che rappresentano il territorio è uno degli elementi centrali affinché l’azione di governo risponda ai reali bisogni delle imprese.
È con questo intento che il gruppo dirigente di Cna Grosseto ieri, lunedì 28 novembre, ha incontrato i parlamentari eletti per sottoporre loro una serie di questioni di breve e medio periodo, per garantire la tenuta del sistema economico e sociale della provincia di Grosseto.
“Ringraziamo gli onorevoli Fabrizio Rossi e Marco Simiani ed i senatori Simona Petrucci e Silvio Franceschelli per aver accolto il nostro invito – dichiara il presidente di Cna Grosseto, Riccardo Breda -. Momenti di confronto come quello di ieri sono fondamentali per rafforzare la lobby associativa e trovare soluzioni condivise ai problemi che minacciano la vita delle imprese“.
Tanti gli argomenti trattati e presentati anche in un documento, che l’associazione grossetana degli artigiani e della piccola e media impresa ha consegnato ai parlamentari presenti. Accanto alle decisioni “emergenziali”, oggetto della legge di Bilancio 2023, per ridurre l’impatto dei costi energetici di famiglie e imprese, tante altre proposte per alleggerire il peso della burocrazia e delle tasse, che spesso rappresentano un freno per lo sviluppo e che, invece, devono essere proporzionati alle dimensioni dell’impresa.
Accanto a questo Cna Grosseto ha chiesto un maggiore impegno nel mantenere un dialogo costante, rilanciando il ruolo dei cosiddetti corpi intermedi, fondamentale in tempi complessi come quelli attuali, perché la politica prenda decisioni coerenti con le richieste degli artigiani e delle Pmi, che costituiscono l’ossatura del sistema economico italiano.
Entrando più nel dettaglio, in tema di energia, Cna Grosseto ha proposto che sia istituito un fondo per sostenere l’autoproduzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, che consenta di riqualificare gli immobili, sedi di produzione, per ridurre i costi in modo strutturale e sostenere la realizzazione delle Cer, le comunità energetiche rinnovabili, su cui Cna sta lavorando da tempo. Sempre in tema di energia è fondamentale che gli aiuti alle imprese siano selettivi, ovvero parametrati sull’incidenza di tali costi, rispetto al fatturato e non solo sui consumi. Cna ha poi richiesto di posticipare la fine del mercato tutelato, per non danneggiare migliaia di piccole imprese.
In materia di bonus, urge sbloccare i crediti fermi presso banche e Poste italiane, per scongiurare il rischio default di imprese che correttamente hanno usato questa misura, prolungando almeno fino al 31 gennaio il termine ultimo per la presentazione delle Cila. Le aziende hanno bisogno di certezze per programmare la loro attività, mentre sul superbonus, in particolare “per colpa di coloro che hanno agito in malafede – dicono dall’associazione –, le aziende hanno dovuto assistere a sedici modifiche normative in due anni e mezzo“.
Per quanto riguarda il cuneo fiscale, Cna chiede che la legge di Bilancio in esame alla Camera preveda, già dal prossimo anno, l’impegno alla sua riduzione anche per le imprese, perché consentirebbe di stabilizzare e incrementare i livelli di occupazione. A questo si aggiunge l’esigenza di tutelare il lavoro autonomo, troppo spesso dimenticato, creando un’ingiustificata disparità di trattamento per migliaia di titolari di partita iva.
A fronte delle difficoltà che le aziende stanno vivendo ormai da tre anni, Cna chiede anche di modificare i tempi di entrata in vigore del nuovo Codice della crisi di impresa e di rivederne i contenuti per le Pmi, pena il rischio di mandare in default un intero sistema economico, la cui liquidità è messa a dura prova sia per le questioni suddette, che per i ritardi nei pagamenti, da parte della pubblica amministrazione.
Visto che tre dei quattro parlamentari presenti sono membri delle Commissioni ambiente ed infrastrutture di Camera e Senato, è stato fatto un focus specifico su questi temi. È stata chiesta una maggiore semplificazione della normativa sulla gestione dei rifiuti speciali (ad esempio per lo smaltimento dei pneumatici fuori uso e per il trasporto fuori sede di oli esausti, batterie, etc., da parte delle imprese che effettuano manutenzione di imbarcazioni) e l’approvazione definitiva del progetto di adeguamento del Corridoio tirrenico, auspicando l’avvio dei cantieri, per la tratta che interessa la provincia di Grosseto, entro la legislatura, trovando le risorse necessarie per finanziare l’opera, la cui realizzazione è coperta solo in minima parte.
Infine, ma non meno importante, la riflessione condivisa sui giovani, che …”se non debitamente affrontata – dichiara Anna Rita Bramerini, direttore di Cna Grosseto – rischia di diventare un’emergenza“. Per questo occorre riformare in modo strutturale il mercato del lavoro ed individuare linee di finanziamento ad hoc per gli under 25 che desiderano aprire una nuova attività, a prescindere dal suo carattere innovativo, aiuto che dovrebbe essere maggiorato nel caso in cui l’attività consista nel rilevare un’azienda esistente, per favorire il ricambio generazionale.
L’attenzione si è poi spostata su temi specifici che riguardano i tanti mestieri e gruppi di interesse che Cna Grosseto rappresenta, dalla proposta di legge per l’accesso al mestiere edile, alle concessioni demaniali, per finire sul trattamento pensionistico di tanti imprenditori.
“La disponibilità al confronto e l’impegno assunto dai nostri parlamentari a seguire i temi da noi proposti – conclude Bramerini – hanno permesso di organizzare un’iniziativa molto apprezzata, che ripeteremo con cadenza periodica ed ogni volta che i nostri associati ce lo chiederanno. Se la linea del nuovo Governo è ‘non disturbare chi vuol fare’, con altrettanta determinazione noi abbiamo chiesto di ‘incoraggiare e sostenere concretamente chi vuol fare’.”