“La vertenza Venator è indubbiamente una delle più complesse della storia recente della Maremma. Le molte variabili che la determinano richiedono un’attenta e precisa focalizzazione del problema al fine di individuare la soluzione più efficace e stabile nel tempo”.
Anche Confcommercio Grosseto prende posizione sulla crisi che sta attraversando una delle più grandi industrie del territorio. E lo fa attraverso le parole del presidente Giulio Gennari, il quale parte dal rimarcare l’importanza che l’azienda Venator ha per il territorio.
“Si tratta di un’azienda leader mondiale nel settore chimico che ha investito molto nella provincia di Grosseto portando lavoro e sviluppo fino a quando le è stata data la possibilità di operare secondo un modello di business economicamente sostenibile – dichiara Gennari –. Da qualche anno a questa parte il contesto operativo entro il quale Venator ha potuto produrre e svilupparsi è radicalmente cambiato, e non per decisioni direttamente imputabili all’azienda. È probabilmente mancata una programmazione adeguata da parte di tutti quei soggetti che avrebbero dovuto/potuto organizzare le condizioni perché Venator non potesse vantare alcun pretesto con il quale giustificare un ridimensionamento occupazionale che oggi, invece, sembra verificarsi. Come sistema del commercio, del turismo e dei servizi siamo fortemente preoccupati delle ricadute che lo scenario che si è venuto così a creare può avere sulle imprese; in primis di Follonica e Scarlino e di riflesso su quelle dell’intera provincia”.
“I licenziamenti ipotizzati dalla multinazionale a causa del mutato contesto operativo nel quale è costretta a operare – conclude il presidente di Confcommercio Grosseto, Giulio Gennari – aggraverebbero ulteriormente la depressione economica in atto, con pesanti riflessi sui consumi che risulterebbero dunque esposti a una contrazione aggiuntiva a quella già determinata dalla recessione congiunturale. Auspichiamo che tutti coloro che hanno possibilità di intervenire con efficacia perché Venator possa mantenere e incrementare livelli produttivi e occupazionali in Maremma si coordinino in maniera tempestiva per trovare una rapida, efficace e duratura soluzione”.