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Confartigianato alla Camera: “lmprese perdono 238 ore all’anno per burocrazia fiscale”

di Redazione
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Ha avuto luogo lo scorso 27 giugno l’audizione di Confartigianato Imprese, nelle Commissioni riunite di Bilancio e Finanze della Camera dei Deputati, in occasione della conversione in legge del decreto semplificazioni“.

A dichiararlo è Mauro Ciani, direttore di Confartigianato Grosseto.

“Pur apprezzando i contenuti del decreto legge, Confartigianato ha ribadito l’urgenza di ridurre ulteriormente la complessità e il peso degli oneri fiscali, come condizione fondamentale per la sopravvivenza delle imprese, soprattutto di quelle piccole e meno strutturate – spiega Ciani. La burocrazia fiscale italiana, è infatti, una delle più complesse tra quelle di tutti i Paesi Ocse, richiedendo alle aziende 238 ore all’anno per stare dietro a scadenze e adempimenti fiscali. Un tempo prezioso che viene tolto alla produttività. Nel caso delle piccole e micro imprese, l’artigiano rallenta o ferma il lavoro per stare dietro agli adempimenti fiscali, non avendo chi lo può fare al suo posto“.

“Confartigianato – prosegue Mauro Ciani – auspica, quindi, che il decreto legge sia arricchito da ulteriori misure ispirate ai principi di semplificazione contenuti nella legge delega di riforma del sistema fiscale approvata in questi giorni dalla Camera: la semplificazione dei versamenti dei saldi ed acconti d’imposta per le partite Iva a cui si applicano gli Isa rendendo pianificabile la distribuzione del carico fiscale; il graduale superamento dell’Irap; la trasformazione delle detrazioni in rimborsi erogati in piattaforme elettroniche; la revisione dei costi parzialmente e totalmente indeducibili, con un congruo adeguamento della ridotta soglia di deducibilità di alcuni costi (autoveicoli, cellulari, spese di rappresentanza)“.

“Confartigianato – aggiunge Mauro Ciani chiede inoltre l’abrogazione di una serie di adempimenti onerosi e ormai superati dalla fatturazione elettronica, come il regime Iva dello split payment e del reverse charge in edilizia, la ritenuta applicata sui bonifici che danno diritto a detrazioni d’imposta, l’obbligo di comunicazione delle liquidazioni periodiche Iva, l’obbligo di rendere pubblici i contributi ricevuti dalla Pa”.

“Infine – conclude Mauro Ciani, la nostra associazione sollecita lo spostamento al 20 luglio del termine per i versamenti di coloro per i quali sono elaborati gli Isa; abrogare la disciplina delle società di comodo in aggiunta alla disposizione già vigente di soppressione della disciplina delle società in perdita sistematica; posticipare al 2022 la decorrenza della disposizione in materia di Irap sulla deducibilità del costo del lavoro; lo slittamento al primo gennaio 2023 della nuova modalità di invio tramite Sdl in vigore dal primo luglio 2022; rivedere il vincolo mensile per l’invio delle operazioni ricevute da soggetti non stabiliti in Italia. Sull’Imu chiediamo di uniformare la disciplina della dichiarazione per gli Enc, auspicando la validità ultra annuale“.

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