Comprendere i propri costi e agire di conseguenza per ideare strategie di sviluppo, senza perdere di vista l’interesse del cliente: è questo l’obiettivo dello studio realizzato da Cna e Confartigianato Grosseto, che prende in esame i costi fissi e variabili di un campione rappresentativo di imprese della provincia di Grosseto. Una ricerca che sarà depositata nei prossimi giorni in Camera di Commercio, in modo da essere consultabile.
Sono stati presi in esame i costi di autocarrozzerie, meccatronici, carrozzieri, gommisti e riparatori moto, valutando sia le spese sostenute per le utenze, che per i materiali di consumo e i pezzi di ricambio: “In un momento così delicato per la vita delle nostre imprese è indispensabile approfondire la situazione economica all’interno delle aziende in relazione ai numerosi aumenti che abbiamo registrato – commenta Francesca Sciuto, presidente dei carrozzieri di Cna Grosseto –, unita al calo di lavoro che deriva dalla pandemia, per indirizzare al meglio investimenti e impiegare in modo più funzionale le risorse“.
Dall’indagine emerge che le tariffe delle imprese oscillano di una somma che varia di circa 20 euro all’ora, a causa non solo dei maggiori costi dell’energia, ma anche per l’aumento dei prezzi dei materiali.
“I costi di manodopera variano in base alla dimensione aziendale che ricomprende fatturato, numero di dipendenti o addetti ai lavori, sede di proprietà o in affitto e molte altre ancora – aggiunge Luca Pecci, presidente di Confartigianato Autoriparazione -. Nel settore è fondamentale l’aggiornamento professionale, i corsi per la sicurezza obbligatori e non, patentini, certificazioni di qualità oltre naturalmente alle assicurazioni indispensabili per poter svolgere l’attività”.
Durante l’emergenza sanitaria il settore delle autoriparazioni è stato tra i più danneggiati, insieme ai servizi alla persona. Si è assistito a rincari nelle utenze fino al 200% e forti aumenti anche per le materie prime utilizzate, come ad esempio le vernici, portando una crisi nel settore senza precedenti. Questo lo dimostrano anche i dati recentemente presentati dalla Camera di Commercio della Maremma e del Tirreno che ha registrato, in un anno, la chiusura di oltre 120 aziende del settore. Per questo, lo studio condotto dalle due associazioni di categoria ha l’obiettivo di aiutare le imprese a comprendere il loro posizionamento sul mercato e avviare una strada di sviluppo.
Dall’analisi – che sarà depositata nei prossimi giorni in Camera di Commercio – emerge che la maggior parte delle aziende ha effettuato ritocchi minimi alle tariffe di manodopera per tutelare i propri clienti. Il costo medio è rappresentato da una forbice molto ampia, che va dai 35 euro all’ora per le aziende più piccole fino ai 55 euro all’ora per quelle più strutturate. Successivamente, ogni azienda potrà depositare un documento con le proprie tariffe. Cna e Confartigianato assisteranno gli associati in questa procedura, molto utile, per “certificare” le tariffe orarie. Tutti gli interessati, quindi, possono contattare la loro associazione di riferimento.