Come preannunciato nei giorni scorsi, il presidente di Confartigianato Gianni Lamioni e il segretario Mauro Ciani hanno personalmente consegnato al Prefetto di Grosseto una lettera nella quale si chiede al Parlamento e al Governo di sbloccare la cessione dei crediti per non bloccare le imprese locali, la crescita e il lavoro nella nostra provincia.
“Vogliamo per prima cosa ringraziare la dott.ssa Paola Berardino che tra molti impegni si è resa disponibile per questo incontro – hanno commentato Lamioni e Ciani -. Poter parlare con chi rappresenta il Governo e spiegare quanto sia fortemente negativo sulle imprese del comparto casa il Decreto Legge ‘Sostegno-Ter’, e in particolare l’articolo 28, che introduce una restrizione delle cessioni del credito nelle operazioni legate alle agevolazioni di riqualificazione degli immobili, è stato un grande segnale di attenzione verso il futuro non solo delle imprese grossetane, ma anche dell’occupazione e delle famiglie. Abbiamo avuto modo di spiegare come i nostri associati siano già in forte disagio perché costretti a fare i conti con l’aumento dei prezzi delle materie prime e il difficile approvvigionamento delle stesse e, oggi, l’articolo 28 del Decreto Sostegni-ter che, con l’intento di evitare le frodi nell’utilizzo dei bonus edilizia e riqualificazione energetica, limita ad una sola cessione il trasferimento dei crediti fiscali, fa tremare le aziende e la potenziale ripresa. Un indirizzo politico che, di fatto, paralizza gli effetti benefici del Superbonus e mette a serio rischio le tante imprese virtuose che si erano nel frattempo assunte impegni. Cambiare in corso d’opera le procedure destabilizza, mortifica il mercato creando sfiducia generalizzata e questo si ripercuoterà su tutto il tessuto economico e sociale del nostro territorio”.
“Non intendiamo sminuire la portata delle frodi – hanno precisato Ciani e Lamioni al Prefetto -, infatti siamo sempre stati in prima linea nel chiedere il rispetto delle regole e della legalità, ma la norma in questione rappresenta effetti controproducenti penalizzando imprese sane, professionisti e cittadini che speravano di poter adeguare le abitazioni dal punto di vista dell’efficienza energetica e sismica“.
“Da qui la necessità – hanno concluso il presidente e il segretario di Confartigianato – di parlare con il Prefetto e lasciare una lettera nella quale come Confartigianato Grosseto abbiamo indicati dieci motivi per correggere la norma e prevedere al contempo controlli efficaci contro le truffe”.