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Viabilità, Confartigianato: “No all’ipotesi di un nuovo pedaggio per i mezzi pesanti”

di Redazione
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No all’ipotesi di un nuovo pedaggio per i mezzi pesanti.

Confartigianato Grosseto, in linea con quanto espresso dall’associazione regionale, chiede al presidente della Regione, Eugenio Giani, un passo indietro in merito a quanto contenuto nella delibera della Giunta regionale 1142, che ha avviato il percorso giuridico per la costituzione di una nuova società che, in futuro, dovrebbe gestire le infrastrutture stradali essenziali per il traffico regionale, a partire dalla Fi-Pi-Li, e che menziona l’introduzione di una forma di “pedaggiamento” per i mezzi pesanti.

“In questo difficile momento le imprese del territorio andrebbero supportante e non ulteriormente tassate – commenta il segretario Mauro Ciani, invece stando a quanto previsto nella delibera, verrà imposto un pedaggio per i mezzi pesanti, con conseguenze, siamo certi, che peseranno sulla categoria, ma anche su tutta la Toscana. Una decisione incomprensibile, soprattutto in considerazione del difficilissimo momento che stiamo vivendo. Inevitabile esprimere la nostra perplessità e contrarietà sia nel merito, ma anche perché si è arrivati a questa decisione senza consultare le categorie economiche interessate”.

“Inoltre, come rappresentanti del settore trasporto della provincia di Grosseto – aggiunge il segretario –, esprimiamo forte preoccupazione perché questo potrebbe rappresentare un precedente e se un tale percorso venisse esteso anche da noi, alla Siena-Grosseto e al Corridoio Tirrenico, sarebbe un macigno per tutti: il pedaggio andrebbe a ricadere non solo sulle imprese del comparto, ma anche sull’indotto industriale, commerciale, artigianale e sociale della Maremma. Le imprese del settore devono già far fronte al giusto obbligo del controllo del green pass, imporre questo nuovo balzello è una mancanza di rispetto e un ennesimo colpo agli artigiani”.

“Abbiamo cercato la strada del dialogo, ma non è bastata, ora valuteremo quali azioni intraprendere anche perché – conclude Mauro Ciani -, con i costi fuori controllo delle materie prime e l’aumento di quelli energetici, voler gravare il trasporto con una nuova tassa significa decretare la fine, anche a Grosseto, di molte attività che oggi sopravvivono con difficoltà“.

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