“Esprimiamo convinto apprezzamento per il lavoro svolto dalla commissione Trasporti della Camera, che nei giorni scorsi ha chiesto e ottenuto il ritiro di un emendamento che, se approvato, avrebbe compromesso il funzionamento del sistema delle revisioni dei veicoli a motore, strutturato sull’efficiente agire dei centri di controllo privati“. A dichiararlo sono i Meccatronici di Cna.
Avanzata nell’ambito dell’esame parlamentare sul cosiddetto decreto infrastrutture e trasporti, la proposta emendativa (la 1.215), con l’obiettivo di conseguire maggiore imparzialità degli ispettori, attraverso un confuso e irrazionale processo di affrancamento degli stessi dai centri di revisione, avrebbe immesso, secondo Cna, sicuri elementi di disordine e inefficienza nell’attuale assetto di regole in materia di revisioni.
“Comportando – commenta Loreno Baroni, presidente dei Meccatronici di Cna Grosseto – gravissime ripercussioni per la sicurezza stradale e la tenuta dei circa 9mila centri di controllo, capaci di accertare, ogni anno, la conformità di oltre 15 milioni di vetture“.
Modificare l’attuale normativa, infatti, non comporterebbe a detta di Cna l’efficientamento del sistema delle revisioni. “Le priorità per la nostra categoria – aggiunge Baroni – sono altre: la revisione di un meccanismo automatico di adeguamento delle tariffe, l’efficacia dei controlli da parte della Motorizzazione sul rispetto delle regole, l’adozione di misure di semplificazione nell’estrinsecazione del servizio”.