“Difficile pensare ad una vera ripartenza per tutto il Sistema Italia quando per le imprese e le famiglie italiane troppe cose sembrano remare contro anziché agevolare quel percorso che oggi sarebbe auspicabile”.
A parlare è il segretario di Confartigianato Imprese Grosseto, Mauro Ciani, che denuncia il fatto che le bollette elettriche per le piccole imprese italiane sono le più cara d’Europa. Uno squilibrio che crea un danno alla competitività per i piccoli imprenditori.
“Da un confronto con gli altri Paesi dell’Unione Europea – spiega Ciani –, emerge che gli artigiani e i piccoli imprenditori che consumano fino a 20 MWh, vale a dire l’87,8% dei punti di prelievo del mercato elettrico non domestico, pagano il prezzo più alto dell’elettricità nell’Unione Europea, superiore del 18,1% alla media dei loro colleghi dell’Eurozona. Un gap che Confartigianato aveva già denunciato perché questa incongruenza si mantiene costante da anni: dal 2008 al 2020 il maggiore costo dell’elettricità pagato dalle piccole impese italiane rispetto all’unione Europea si attesta infatti su una media del 25,5%. Il caro-energia riguarda la fascia di consumi fino a 500 MWh che comprende tutte le micro e piccole imprese italiane, pari al 99,4% dei punti di prelievo e al 40,4% dei consumi elettrici non domestici, e, con un maggiore costo del 9,3% rispetto alla media dell’Unione Europea, mette l’Italia al secondo posto in Europa, dopo la Germania, per il prezzo più alto dell’elettricità”.
“A gonfiare il prezzo finale dell’energia – spiega Ciani – sono soprattutto gli oneri fiscali e parafiscali che, per la fascia di consumi fino a 20MWh, sono maggiorati rispetto alla media degli altri Paesi del 36,2%. Più tasse, oltre tutto mal distribuite tra i diversi consumatori: sono infatti le piccole imprese in bassa tensione che, a fronte di una quota di consumi energetici del 24,5%, pagano il 33,2% della componente degli oneri generali di sistema nella bolletta elettrica. Mentre per le grandi aziende energivore, con il 14,7% dei consumi, la quota degli oneri generali di sistema scende al 9,2%. In pratica ai piccoli imprenditori si applica l’assurdo meccanismo: meno consumi, più paghi”.
“Uno squilibrio incomprensibile – denuncia il segretario – che costringe i piccoli imprenditori a caricarsi i costi degli altri utenti. Il Decreto Sostegno bis ha avviato una riduzione degli oneri generali di sistema nelle bollette delle piccole imprese; attendiamo ora di vederne gli effetti per far calare il costo dell’energia che compromette la competitività delle nostre aziende e ostacola gli sforzi per agganciare la ripresa. In ogni caso, il meccanismo degli oneri generali di sistema va completamente ripensato, da un lato ripartendo in modo più equo il peso degli oneri tra le diverse dimensioni d’azienda, dall’altro spostando parte del peso dalla bolletta alla fiscalità generale”.
“In questa assurda e ingiustificata realtà – conclude Mauro Ciani –, Confartigianato Grosseto ricorda che, grazie al nostro Consorzio Cenpi e allo Sportello Energia che si trova all’interno della nostra associazione, le imprese e le famiglie possono ottenere dei notevoli risparmi, oltre a consulenze mirate e idonee a rispondere a specifiche esigenze“.