Si è tenuto questa mattina, venerdì 13 novembre, lo sciopero dei lavoratori delle imprese di pulizia servizi integrati multiservizi indetto da Cgil, Cisl e Uil.
Un’astensione dal lavoro che in provincia di Grosseto ha interessato il 60 per cento dei lavoratori del comparto, con picchi di adesione del 90 per cento. E un presidio, con un numero limitato di partecipanti e nel rispetto delle misure di sicurezza per le norme anti-covid, si è tenuto anche davanti all’ospedale Misericordia di Grosseto, dove operano molti del lavoratori che in provincia di Grosseto hanno questo contratto.
“Con questo sciopero – dichiarano Simone Gobbi di Fisascat Cisl e Massimiliano Stacchini di Filcams Cgil – vogliamo chiedere il rinnovo del contratto, scaduto ormai dai 7 anni, e più rispetto da parte dei datori di lavoro. Negli ultimi mesi, infatti, le associazioni datoriali non si sono presentate agli incontri indetti per discutere il contratto, dimostrando una mancanza di rispetto nei confronti di lavoratori che, ora più che mai, sono in prima linea per il contrasto del contagio dal Covid. Si tratta di persone che ogni giorno lavorano per pulire e sanificare ospedali, scuole, uffici postali, banche e molto altro e che, in alcuni in casi nel nostro Paese hanno pagato anche con la vita. Meritano rispetto e il riconoscimento dell’importanza del loro operato“.
In provincia di Grosseto sono migliaia i lavoratori con questo contratto e di questi il 70 per cento sono donne.