“La pubblicazione della circolare Inps dello scorso 28 marzo ha chiarito alcuni aspetti lasciati irrisolti dal decreto ‘Cura Italia’ circa i soggetti beneficiari e le modalità di accesso alla cassa integrazione in deroga per determinate categorie di lavoratori. Così la Regione Toscana ha potuto approvare ieri la propria disciplina di dettaglio e già da oggi le imprese possono presentare le domande per attivare la cassa in deroga”.
Lo evidenzia l’assessore a lavoro, formazione ed istruzione della Regione Toscana, Cristina Grieco, che si sofferma sulla delibera contenente le linee guida per l’autorizzazione dei trattamenti di cassa integrazione in deroga approvata in Giunta a seguito del decreto del Governo sulle misure per far fronte sul piano economico alla crisi prodotta dall’emergenza epidemiologica da coronavirus Covid-19.
Le linee guida forniscono le disposizioni operative per la presentazione delle domande alla Regione Toscana di cassa in deroga, che rappresenta un ammortizzatore specifico, attuato in condizioni straordinarie come gli effetti economici indotti dall’emergenza sanitaria in corso. La cassa in deroga può essere richiesta dai datori di lavoro privati che non rientrano nella disciplina di altri ammortizzatori sociali quali ad esempio la cassa integrazione ordinaria, il fondo di integrazione salariale o gli altri fondi di solidarietà bilaterali od alternativi.
“Per ottenere la cassa in deroga non è previsto alcun requisito dimensionale, quindi possono accedere anche i datori di lavoro che occupano un solo dipendente – precisa l’assessore Grieco -. Al Governo abbiamo anche chiesto che nell’iter di conversione sia ulteriormente semplificata la procedura con l’eliminazione del bollo”.
Le domande per la cassa integrazione in deroga devono essere presentate sulla base dell’ubicazione dell’unità produttiva, pertanto alla Regione dovranno essere presentate unicamente le domande riferite ad unità produttive con sede in Toscana, con eccezione delle imprese multilocalizzate che dovranno presentare le istanze al Ministero del lavoro. La circolare dell’Inps, inoltre, ha chiarito che non è necessario avere esaurito le ferie pregresse per far accedere il lavoratore alla cassa integrazione in deroga.
In pratica l’iter da seguire è sostanzialmente il seguente: l’azienda presenta la domanda di cassa integrazione in deroga a Regione Toscana; la Regione trasmette all’Inps il provvedimento di concessione unitamente all’elenco nominativo dei dipendenti dell’azienda beneficiari; l’Inps emette il provvedimento di autorizzazione per l’azienda e lo trasmette via pec al datore di lavoro; il datore di lavoro invia all’Istituto, tempestivamente e comunque non oltre sei mesi dall’autorizzazione ricevuta, il modello SR41.
E’ importante sapere che, per il buon esito di ciascuna domanda di cassa integrazione in deroga, è necessario attenersi scrupolosamente alle predette indicazioni.
Per i datori di lavoro che occupano più di cinque dipendenti sarà necessario allegare alla domanda la copia dell’accordo sindacale, così come previsto dal recente decreto legge e dall’accordo quadro sottoscritto dalla Regione con le parti sociali lo scorso 18 marzo, mentre per i datori di lavoro che contano fino a cinque dipendenti non è richiesto tale accordo.
La presentazione delle domande di cassa integrazione in deroga per Covid-19 è possibile attraverso la procedura informatica raggiungibile dalla pagina web https://www.regione.toscana.it/-/cassa-integrazione-in-deroga-per-covid-19.
Alla stessa pagina saranno disponibili tutte le informazioni necessarie per la presentazione delle domande, incluse le linee guida e la modulistica.