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Coronavirus, l’Ugl: “Tiemme ha messo in atto i protocolli per arginare il contagio?”

di Redazione
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Nemmeno le emergenze nazionali sanitarie come il Covid19 fanno demordere la Tiemme spa nel perdurare a discriminare il nostro sindacato“.

A dichiararlo è il segretario dell’Ugl Toscana, Giuseppe Dominici.

“Nel merito – continua il sindacalista -, siamo venuti a conoscenza che Tiemme spa ha formalizzato un accordo con le sole Fit-Cgil; Fitl-Cisl e Uil-T su come sopperire al surplus di personale dovuto al taglio dei servizi, cosi come riportato dal decreto ministeriale, usando di fatto le ferie (personali dei lavoratori), cosa inammissibile e inconcepibile nel merito e nel modo“.

“Infatti – affonda Dominici, ci rivolgeremo all’Ispettorato del lavoro al quale chiederemo la validità dell’accordo e la sua eventuale applicazione ai soli associati dei firmatari. Dove erano le tre organizzazioni sindacali. tanto ligie al dovere quando Tiemme spa ha concesso in sub affido a privati delle linee, causando danni alle famiglie dei lavoratori rimasti senza lavoro e costretti a ferie di ufficio e/o a trasferte stremanti con costi elevatissimi per l’azienda? Dove erano quando l’azienda con disinvoltura non si è ancora adoperata a difesa della salute dei dipendenti e dei passeggeri/clienti, mettendo in campo le misure dettate nel decreto ministeriale del 2 febbraio 2020 e le direttive regionali in merito rese note ai lavoratori ufficialmente solo il 25 febbraio, mettendo a serio rischio la salute dei lavoratori e dei cittadini tutti?“.

“L’azienda, invece di preoccuparsi a mettere in atto tutto ciò che i protocolli prevedono per arginare quanto più possibile il contagio del Covid19 – continua il sindacalista -, è assorta a mandare messaggini sui telefoni degli autisti richiamandoli al rispetto dell’ordine di servizio in merito al cambio turno fra agenti, come se in questo particolare momento fosse questa la priorità aziendale invece di ringraziare i dipendenti che continuano a garantire il regolare servizio mettendo a rischio la propria incolumità e quella delle famiglie, visto che da parte aziendale in diversi depositi/capilinea nulla è stato messo in campo in merito, andando in deroga alle circolari ministeriali e regionali“.

Faccio appello alla Asl affinché vigili sulla questione in maniera mirata – conclude Dominici; alla Regione Toscana, quale ente concedente che a sua volta controlli che i sub-affidi vengano espletati come dettato dalla L. 42/98, in quanto per alcuni di essi questo non avviene”.

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