Nelle ultime settimane è stata proposta una nuova governance nell’area del Parco della Maremma attraverso un potenziamento dello stesso ente Parco, al quale sarebbe destinata la direzione diretta della Tenuta di Alberese con la prospettiva, da quello che si apprende, di frammentare ulteriormente i terreni e le attività.
“Una frammentazione a favore di quelle imprese private che successivamente, nel rispetto delle regole di evidenza pubblica, saranno selezionate tramite gara – dichiara la Cisl in un comunicato -. È facile prevedere tempi lunghi, così come rimangono forti perplessità in merito alla fattibilità di tale operazione, data la complessità della stessa e i rischi occupazionali connessi“.
“La possibilità che nasca un soggetto unico fra ente Parco e azienda Alberese – spiega Antonella Biondi, segretario generale aggiunto della Fai Cisl Toscana e responsabile provinciale della Fai Cisl Grosseto – ci preoccupa molto per il futuro della tenuta occupazionale e non solo. Esprimiamo la nostra contrarietà rispetto a questa proposta che non porterebbe benefici a nessuno, soprattutto in un momento in cui dopo anni di fermo occupazionale Terre regionali toscane ha indetto concorsi pubblici per l’assunzione di due operai a tempo indeterminato. Questo è il lavoro discreto che porta avanti la Tenuta di Alberese che, a nostro avviso, merita maggiore sostegno da parte di tutti e minori strumentalizzazioni dovute alla disinformazione”.
Da tempo è in discussione, in Consiglio regionale, la proposta di legge n. 355 che porterebbe modifiche migliorative all’attuale Legge regionale (trasformazione dell’ente Azienda regionale di Alberese in ente Terre Regionali toscane). Modifiche giudicate positivamente dalla Fai Cisl, in quanto si tratta di atti di programmazione volti a creare opportunità di sviluppo e di crescita coerenti rispetto agli obiettivi unitari per la gestione delle aziende gestite da ente Terre regionali toscane. Da non sottovalutare, inoltre, è la previsione di forme di collaborazione tra la Giunta regionale, l’ente Parco regionale della Maremma e l’ente Terre Regionali Toscane.
“Ci auspichiamo – conclude Biondi – che questa proposta di legge, che doveva essere già approvata da tempo, prenda corpo velocemente in modo da dare risposte concrete al territorio e ai lavoratori. Solo così si può evitare un’altra grave perdita occupazionale, presente e futura. Noi saremo costantemente vigili e combattivi in questa direzione, anche se isolati come sigla sindacale, affinché i lavoratori siano tutelati e abbiano risposte in tempi brevi”.