«Il prossimo 24 luglio bloccheremo l’Italia con uno sciopero nazionale – sottolinea Fabrizio Gambelli, segretario provinciale di Filt Cgil – che prepareremo nell’assemblea di martedì 16 luglio al Dopolavoro ferroviario di Grosseto, dalle 10 alle 13. Si tratta di una mobilitazione che riguarda trasversalmente tutti i lavoratori dei settori di trasporto pubblico locale (Tpl), ferroviario, merci e logistica, marittimo, autostrade, taxi e autonoleggio, con la presenza delle segreterie sindacali di settore. In provincia di Grosseto una massa critica con più di 400 addetti.
Per Filt Cgil la mobilità va rilanciata con una visione strategica di medio-lungo termine. Ma purtroppo constatiamo una carenza grave di lungimiranza, oltretutto aggravata dalla scadenza dei due contratti nazionali di lavoro del Tpl e delle attività ferroviarie. Contratti che per Filt dovrebbero essere unificati con l’obiettivo di rilanciare e semplificare l’intero comparto. Passaggio necessario allo sviluppo del Paese anche al fine di evitare la concorrenza sleale al ribasso, incentrata solo sul costo del lavoro – il cosiddetto “dumping contrattuale”.
Il trasporto delle merci e la logistica hanno subito una forte deregolamentazione che ha eccessivamente compresso i diritti dei lavoratori e la qualità dei servizi offerti. Il riproporsi di un sistema sregolato e fortemente competitivo necessiterebbe, in assenza di controlli da parte delle istituzioni, dell’introduzione di una filiera della logistica che possa integrarsi ai sistemi della portualità, delle ferrovie, delle strade, e degli interporti, capace di attrarre investimenti e rappresentare un volano di crescita economica.
I sindacati possono svolgere un ruolo determinate nel coniugare gli interessi dei lavoratori con quelli del Paese, c’è bisogno però di regole. Di pianificazione e programmazione. Purtroppo – conclude Gambelli – questa interlocuzione con il Governo ancora non si è attivata e questo ci costringe allo sciopero nazionale dei trasporti che si concretizzerà il 24 luglio».