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Tari, la proprietà del Veliero: “Incongruenze nel regolamento comunale”

di Redazione
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La società cooperativa Aurelia è proprietaria della struttura turistica Il Veliero, ovvero l’impianto ricettivo – un campeggio con classificazione a quattro stelle – situato nel comune di Follonica.

Ravvisando delle incongruenze nella tassazione operata dall’amministrazione comunale in tema di rifiuti, la società ha tentato, invano, di fare comprendere al Comune di Follonica le discrasie del regolamento comunale sulla Tari – si legge in un comunicato della società -. Il presupposto, infatti, per la tassazione dovrebbe essere rappresentato dalla mera potenzialità dell’area alla produzione dei rifiuti e non, come affermato dall’amministrazione comunale, dalla esclusiva possibilità di utilizzo della area stessa per la sua intera superficie. E’ ragionevole pensare che in un campeggio, il luogo di produzione di rifiuti non sia costituito dalla piazzola in se considerata, bensì dal bene presente (bungalow) o dal mezzo mobile di soggiorno che ogni ospite porta con sé“.

“Dato ciò, non vi è alcun dubbio sul fatto che il tributo sui rifiuti sia dovuto anche sulle superfici operative adibite a piazzole dei campeggi o di analoghe strutture ricettive autorizzate – continua la nota –. Tuttavia, si ritiene che le aree operative destinate a piazzole dovrebbero essere tassate non in riferimento all’intera superficie bensì a quella massima ‘operativa’, ovvero quella corrispondente all’area occupata da bungalow nonché la superficie per lo stanziamento delle strutture amovibili impiegate dai campeggiatori (tende, caravan). La stessa amministrazione comunale di Grosseto, con il proprio regolamento Tari, adottato già a partire dall’annualità 2017, ha precisato che per le attività di campeggio, le superfici relative alle piazzole, sono computate per il 50% dell’estensione media richiesta per l’assegnazione delle stelle, come previsto dalla Legge regionale del 23 marzo 2000 n° 42, confermando il concetto che, senza esito, la società tenta da anni di spiegare al Comune di Follonica“.

“Per tale ragione la cooperativa è stata costretta ad intraprendere la strada del ricorso tributario, senza escludere, ove occorra, il ricorso alla Corte di Cassazione – termina il comunicato, solo per vedere riconosciuta la corretta applicazione della norma istitutiva della Tari”.

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