“I recenti dati pubblicati da Il Sole 24 Ore sulla qualità della vita nella provincia di Grosseto confermano ancora che questo territorio ha fortemente bisogno di invertire alcuni fattori necessari alla crescita”.
A dichiararlo è Francesco Pacini, presidente della delegazione di Grosseto di Confindustria Toscana Sud,
“Concentrandosi sui dati che fotografano l’andamento dell’economia non possiamo ritenerci soddisfatti e dobbiamo lavorare insieme per invertire quelle posizioni che ci pongono, in Toscana, come fanalino di coda di molte classifiche – spiega Pacini -. Il dato più preoccupante rimane certamente quello demografico, dove siamo tra gli ultimi posti in Italia. Questo è un segno che ci indica che il nostro territorio non è appetibile per chi deve impiantare e crescere una famiglia, cioè i giovani, molti dei quali sono costretti ad emigrare per trovare un tipo di lavoro che qui non esiste”.
“Siamo inoltre follower rispetto alla classifica della quota di export sul Pil, sulle start up innovative e sul tasso di disoccupazione giovanile – continua Pacini –. Viceversa è stato giustamente evidenziato il primo posto che occupiamo nel numero di imprese registrate rispetto alla popolazione. Questo dato stride con quelli precedentemente enunciati e riflette da una parte una certa vivacità del nostro tessuto sociale nel cercare di trovare una risposta alle problematiche del lavoro, e di questo ne siamo molto soddisfatti, dall’altra scaturisce dalle caratteristiche delle nostre imprese, normalmente microimprese, soprattutto in ambito agricolo”.
“Per uscire da questa situazione continueremo a dire sempre a gran voce – afferma Francesco Pacini – che per recuperare il terreno perso, anche in termini di reddito pro-capite, dobbiamo esigere, come territorio, imprese, istituzioni e cittadini, le opere infrastrutturali di cui da sempre si parla, ma che sono ancora ferme. Prima di tutto il corridoio tirrenico, ma anche le infrastrutture provinciali secondarie, i porti e le ferrovie. Come industriali torniamo infine a ribadire l’importanza dello sviluppo dell’impresa manifatturiera, di qualsiasi ambito produttivo, che deve crescere in armonia con gli altri tradizionali settori produttivi quali il turismo e l’agroalimentare. In questo modo sarà possibile favorire l’export, elemento fondamentale per creare ricchezza nel territorio”.
“Dobbiamo quindi favorire le condizioni per attrarre nuove iniziative imprenditoriali a partire da un nuovo approccio culturale che tutti dobbiamo assumere, aperto ed inclusivo – termina Pacini -. Ne parleremo ancora nel nostro prossimo incontro, a cui tutti sono invitati, il prossimo mercoledì 19 dicembre alle 17.30 presso la nostra sede di viale Monterosa, al quale sarà presente Roberta Rossi Gaziano, consulente finanziario che parlerà di ‘Lavoro e impresa, figli, patrimonio: le grandi scommesse del futuro’“.