Filcams Cgil ha rotto gli indugi, dichiarando una giornata di sciopero nazionale che coinvolgerà la rete della multinazionale tedesca Lidl.
«Si sono definitivamente interrotte le trattative con Lidl Italia – spiega la Filcams di Grosseto – riavviate a giugno dopo il rinnovo separato del contratto integrativo aziendale dello scorso 6 marzo, sottoscritto senza la Filcams. L’indisponibilità e le rigidità da parte della multinazionale tedesca rispetto alle richieste avanzate dalla categoria del terziario della Cgil non hanno consentito infatti il recupero dell’accordo separato».
«In Toscana – spiega Eleonora Bucci, della Filcams di Grosseto – in questa prima giornata lo sciopero interesserà i magazzini più rappresentativi. Vorremmo fosse chiaro che rispetto al contratto integrativo la nostra mobilitazione è anche in difesa dei lavoratori part time e di quelli con contratti a termine, che sono più vulnerabili rispetto alle scelte aziendali. Nell’ultimo incontro del 22 giugno Lidl ha modificato ancora una volta la propria posizione, rifiutandosi di entrare nel merito delle nostre proposte per superare le degenerazioni di un contratto integrativo aziendale che ha ulteriormente peggiorato le condizioni di lavoro per migliaia di dipendenti».
Quello che la Filcams denuncia è «il complessivo e sostanziale arretramento della qualità dell’occupazione nei punti di vendita, nonostante risultati economici estremamente positivi da parte di Lidl».
«Nel merito – precisa la Filcams nazionale – il superamento del regime di flessibilità incontrollata per i lavoratori part time introdotto dal nuovo integrativo in deroga al contratto Ccnl, l’inserimento di una disciplina relativa al consolidamento degli orari di lavoro, la definizione di un sistema di incentivazione variabile ed una regolamentazione chiara e sostenibile del lavoro domenicale, sono le priorità poste dalla Filcams senza che vi sia stato alcun riscontro concreto da parte dell’azienda».