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Export, la Maremma cresce nel manifatturiero. E’ tra le migliori province d’Italia

di Redazione
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Cresce l’export maremmano delle micro e piccole imprese che operano nel comparto manifatturiero.

Lo rivelano i numeri di un’elaborazione realizzata dall’Ufficio studi di Confartigianato che prende in esame il trend dell’export dei prodotti Made in Italy nel 2016, concentrando l’attenzione sui settori delle piccole e medie imprese. Studio che, a livello generale, conferma il massimo storico dell’export e la migliore performance del Made in Italy manifatturiero rispetto al totale delle esportazioni.

Ecco i numeri

La provincia di Grosseto fa registrare un comparto manifatturiero il cui valore è pari a 323 milioni di euro, con una variazione positiva dell’1,5% rispetto all’anno precedente. Restringendo il campo ai nove settori ad alta concentrazione di micro e piccole imprese – alimentari, abbigliamento, pelle, metallo, tessile, mobili, legno e sughero, stampa e altre industrie manifatturiere – la performance della provincia di Grosseto conta un fatturato di manifatturiero pari a 156 milioni di euro (+0,1% è la variazione rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente) e una quota del 48% sull’export del manifatturiero. Performance che pone la Maremma al 22° posto tra le province italiane. La variazione segna +2,8% tra 2015 e 2016 e addirittura +20,3% tra 2014 e 2015. E il Grossetano, in base allo stesso report redatto dall’Ufficio studi di Confartigianato, è inserito nel gruppo delle province italiane che fanno registrare una variazione percentuale dell’export delle micro e piccole imprese migliore o uguale della variazione percentuale dell’export complessivo del comparto manifatturiero. La Toscana, invece, seppur in tendenza positiva, non va altrettanto bene: la regione fa registrare un valore del comparto manifatturiero pari a 32,453 miliardi, con una variazione positiva dello 0,6% rispetto all’anno precedente: valore ridotto a 14,225 miliardi se riferito ai nove settori ad alta concentrazione di micro e piccole imprese, con una quota 43,8% sull’export del manifatturiero e una variazione negativa (-1,1%) rispetto al 2015. In Maremma, dunque, le micro e piccole imprese del manifatturiero lasciano intravedere una tendenza che fa sicuramente ben sperare per il futuro.

«Non c’era certo bisogno di questi numeri per comprendere il valore delle piccole imprese che operano nel manifatturiero nella nostra provincia – dice Mauro Ciani, segretario generale di Confartigianato Imprese Grosseto – né per avere conferma dell’importanza che l’export deve rivestire nell’economia di un territorio al giorno d’oggi. Ma rappresentano l’ennesima conferma del fatto che le eccellenze locali, in qualsiasi comparto, sono apprezzate all’estero quando sono sinonimo di qualità. Su questo devono puntare i nostri imprenditori artigiani e per questo saremo sempre al loro fianco. Lavorando nel modo migliore, come si vede, i risultati arrivano».

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