È l’ex presidente della Confesercenti di Orbetello, Enrico Tellini, il coordinatore dell’associazione di categoria dell’area sud.
La nomina è stata fatta domenica, durante l’assemblea pubblica che si è svolta ai Pescatori di Orbetello. Si è trattato del primo di tre incontri aperti che porteranno al congresso provinciale, dove avverrà il rinnovamento di tutto il gruppo dirigente.
Ad aprire i lavori il direttore provinciale, Gloria Faragli, che ha affrontato una serie di temi e criticità del territorio: dalle infrastrutture (la soddisfazione per la Grosseto-Fano e la necessità di realizzare l’autostrada Tirrenica, pur con tutte le dovute attenzioni per il territorio, oltre alla situazione ferroviaria) al regolamento delle sagre «a cui la Confesercenti di Orbetello ha contribuito», al taglio delle tasse e alla necessità di «non aumentare le aliquote Iva, cosa che deprimerebbe ulteriormente i consumi».
Parlando del Piano regionale di sviluppo, Faragli ha sottolineato l’esigenza di non «sottovalutare gli obiettivi utili anche al nostro territorio, come la messa in sicurezza rispetto al rischio idrogeologico. Non possiamo non pensare alla Laguna, che negli ultimi anni è stata investita da una grave crisi ambientale. Si dovrà costruire un nuovo sistema di gestione che coinvolga istituzioni locali, Governo centrale e, perché no, le imprese che sulla Laguna creano sviluppo e lavoro. Servono nuove dinamiche per la costa, che ha un’economia più fragile rispetto al resto della Toscana. Vorremmo vedere utilizzare le risorse della tassa di soggiorno in maniera condivisa tra imprese e amministrazioni.
Il nostro sistema economico presenta difficoltà strutturali, per questo avanziamo la proposta di un lavoro condiviso con le amministrazioni che spesso prediligono la quotidianità alla progettualità. E a tal proposito proponiamo che la Camera di commercio organizzi un percorso per arrivare ad una “conferenza delle idee per la crescita della Maremma” che coinvolga il sistema di rappresentanza delle imprese e le istituzioni».
Il direttore di Confesercenti ha poi parlato della nautica e dei porti «che già producono reddito, ma non quanto le potenzialità potrebbero garantire, creando un vero e proprio sistema portuale,» guardando all’Argentario, al porto di Valle, a Porto Ercole e a Talamone. Infine, Faragli ha chiesto al sindaco di Orbetello, Andrea Casamenti, presente alla riunione, quali siano i progetti per Sitoco e Sipe Nobel, nonché per l’area dell’ex idroscalo.
Anche Enrico Tellini si è detto preoccupato per la situazione del porto di Talamone e per il rischio che venga chiuso per insabbiamento, come anche della situazione della Laguna, di cui «non si può fare a meno».
Per quanto riguarda la Laguna, Casamenti ha sottolineato come sia stato firmato un accordo, per cui della manutenzione si occuperà direttamente la Regione risparmiando tempo prezioso.
Sulla Sitoco, altro tema sollevato da Confesercenti, invece, la soluzione sembra essere più vicina rispetto alla Sipe Nobel, anche se nel frattempo la Sovrintendenza è intervenuta dichiarando alcune palazzine di pregio industriale.
Sul porto di Talamone, Casamenti parla di un percorso per step, «con proroghe dalla Capitaneria ogni intervento fatto. La Regione metterà 340mila euro all’anno per l’intervento su parte pubblica. Per quella privata abbiamo messo d’accordo i due consorzi. E in questi giorni hanno mandato una lettera per ritornare a essere soggetto unico».
Per la tassa di soggiorno, invece, già dal 2018, secondo il sindaco, si potrà tornare ad una scelta condivisa sull’uso da farne. Infine, l’idroscalo, per cui Casamenti ha affermato: «Rendiamo più snello il progetto. Facciamo due cose importanti: un polo sportivo e uno scolastico, dalle materne alle medie, poi si potranno aggiungere altri progetti senza dimenticare il contributo dei privati».
Prima delle conclusioni di Gianni Masoni, interessante intervento sul credito da parte di Roberto Aldi, responsabile Costa d’Argento di Banca Tema.
Masoni, coordinatore dell’area turismo della Confesercenti regionale, ha parlato di numeri positivi per il turismo in Toscana «ma se li confrontiamo a livello europeo e mondiale non sono poi così positivi. Il mercato si sta allargando e crescono le nuove destinazioni. Di fatto le aziende italiane sono meno competitive in un mercato globale: bisogna fare i conti con il fenomeno della digitalizzazione ed essere competitivi e preparati; i temi sono dunque la formazione (specie per gli imprenditori) e gli investimenti che un sistema di micro-imprese difficilmente riesce a gestire: da qui viene la necessità di aggregare le imprese e metterle a sistema. Anche in questo caso servono le infrastrutture: fondamentale è la banda larga perché oggi gran parte del lavoro si fa al cellulare e su internet».