Mediazione fallita, in tribunale a dicembre. Confconsumatori di Grosseto sta già assistendo 16 risparmiatori grossetani che hanno visto andare in fumo le loro azioni di Banca Popolare di Vicenza: si tratta di risparmiatori che hanno acquistato azioni da un minimo di 6.250 fino a circa 80mila euro.
Fallito il tentativo di mediazione, 6 azionisti hanno deciso di procedere con le cause civili convenendo in giudizio la Banca Popolare di Vicenza per vedere dichiarata nulla o annullabile la vendita di strumenti finanziari ad altissimo rischio, non quotati su alcun mercato, come le azioni della banca.
«Si tratta in realtà – fanno sapere da Confconsumatori Grosseto – di azioni il cui valore era irreale, gonfiato dal vecchio Cda della banca stessa, tanto che nel giro di pochi mesi sono scese da 62,50 euro ciascuna a 10 centesimi. Strumenti particolari che, non essendo quotati, non potevano e non possono essere ceduti a terzi (e comunque sempre con l’autorizzazione della banca stessa), non avendo mai avuto un mercato».
Oltre al danno, la beffa: «Tre dei sei risparmiatori, pensando di acquistare le azioni a rate – spiegano ancora da Confconsumatori Grosseto –, si sono visti rifilare un prestito dalla stessa banca. Prestito del quale ora chiedono la nullità e l’annullamento perché, come per la vicenda 4you di Mps, la Cassazione ha statuito che il contratto di mutuo finalizzato alla vendita di strumenti finanziari della stessa banca mutuante non merita tutela da parte dell’ordinamento giuridico ed è quindi nullo».
La prima udienza dinanzi al Tribunale di Grosseto è fissata per il 19 dicembre 2016. Altri azionisti grossetani possono rivolgersi alla Confconsumatori di Grosseto per avere tutela, chiamando il numero 0564.410680.