“Legge di stabilità 2016: parliamone con gli esperti”.
Di questi temi si discuterà giovedì 18 febbraio, alle 16, nella sala conferenze della sede della Cna di Grosseto, in via Birmania 96, alla presenza di Mario Turco, coordinatore nazionale dell’Unione costruzioni Cna, e di Claudio Carpentieri, responsabile dell’ufficio politiche fiscali della Cna nazionale.
“La legge di stabilità è, al tempo stesso, un ‘bicchiere’ mezzo pieno e mezzo vuoto, come numerosi esempi potrebbero dimostrare – spiega Renzo Alessandri, direttore di Cna Grosseto –. Ad una serie di novità positive quali l’abolizione della tassa di possesso sulle imbarcazioni da diporto (dopo che il Governo Monti, con l’introduzione della tassa di stazionamento, aveva allontanato i diportisti dai nostri approdi, ‘affondando’ l’intera filiera della nautica italiana), l’incremento della franchigia Irap; la proroga delle agevolazioni per le ristrutturazioni edilizie (compreso il bonus mobili) e per la riqualificazione energetica degli edifici, l’introduzione del super ammortamento (con deduzione elevata al 140 per cento), l’allentamento del patto di stabilità interno e la proroga, pur ridotta, degli incentivi per le assunzioni si sono contrapposte, purtroppo, una serie di misure di segno opposto”.
“Emblematico il caso del Sistri: il Milleproroghe ne ha prorogato di un anno operatività e adeguamento, l’utilizzo del sistema telematico è stato mantenuto facoltativo, mentre permane l’obbligo delle procedure cartacee, e il contributo annuale non è stato nè soppresso, nè sospeso – continua Alessandri -. Ne consegue che, ancora una volta, le aziende saranno chiamate a pagare i costi di un servizio senza riceverlo. A giudizio della Cna, l’apparato sanzionatorio del Sistri avrebbe dovuto essere sospeso: il sistema cartaceo, infatti, già garantirebbe la tracciabilità. Un vero e proprio ‘sgambetto’ alle imprese sarebbe stato rappresentato dalla trasformazione delle detrazioni per la riqualificazione energetica dei condomini in crediti d’imposta cedibili alle imprese che hanno eseguito i lavori. Una proposta assurda e punitiva: i crediti di imposta, infatti, sono recuperabili in dieci anni e le imprese non possono certo sostituirsi alle banche”.
“Lo svarione normativo è sotto gli occhi tutti. Come si può sottovalutare la ‘montagna’ di crediti d’imposta che le imprese, in gran parte piccole e micro, andrebbero ad accumulare? La trasformazione volontaria del beneficio fiscale sulla riqualificazione energetica in credito cedibile sarebbe la soluzione migliore. La Cna, non a caso, propone da tempo di rendere subito spendibile la rata di detrazione decennale cedendo il credito fiscale alle banche. Non è un’ipotesi impossibile: il Governo e il Parlamento l’accolgano – conclude il direttore di Cna Grosseto –. La legge dispone inoltre che per il biennio 2016/17 il calcolo della Tari avvenga prendendo a base la media potenziale dei rifiuti prodotti per unità di superficie, anziché la quantità effettivamente prodotta. Si rinvia ancora una volta, di fatto, l’applicazione della tariffa puntuale, mantenendo una situazione che grava le piccole imprese di oneri impropri e ingiustificati”.