Estate purtroppo negli ultimi anni è sinonimo di abusivismo.
Confartigianato Imprese Grosseto continua a segnalare agli enti locali quelli che sono i problemi maggiori riscontrati nel territorio in questo frangente: nei mesi caldi un disagio, di non poco conto, è rappresentato da chi, senza avere la formazione adeguata e senza autorizzazioni, a dispetto di qualsiasi regola, propone ai bagnanti dei massaggi. La categoria “Benessere” deve essere tutelata. “Negli ultimi anni si assiste in maniera crescente a prestazioni di questa tipologia da parte di soggetti ambulanti senza il minimo rispetto delle adeguate condizioni igieniche e di un ambiente appropriato, in evidente dispregio della normativa in materia fiscale, senza alcuna ricevuta – spiega il segretario generale di Confartigianato Imprese Grosseto, Mauro Ciani –. Una pratica che, nonostante le ordinanze e gli avvisi del Ministero della salute che si sono succeduti negli anni passati, è in continua crescita; è un fenomeno preoccupante e pericoloso con gravi danni per gli esercenti regolari del settore”.
“A favorire queste pratiche sarebbe il costo molto basso di questi massaggi, che induce spesso a cedere alla tentazione, senza che tuttavia vi sia una corretta percezione del fatto che ogni attività, comunque denominata, può avere effetti diretti e gravi sulla salute. Inoltre, vengono spesso utilizzati oli, pomate, creme, unguenti ed altri prodotti la cui composizione e la cui origine non sono note e che potrebbero generare fenomeni di fotosensibilizzazione della pelle, anche in considerazione dell’ambiente in cui vengono applicati – continua Ciani -. La mancanza di uno o più requisiti e autorizzazioni rappresenta un palese esempio di concorrenza sleale nei confronti delle attività regolari sottoposte a normative stringenti di carattere amministrativo-burocratico“.