Abbiamo ricevuto e pubblichiamo integralmente una lettera di Giovanni Lamioni, in cui il presidente della Camera di commercio di Grosseto replica al presidente della Regione Enrico Rossi in merito al dibattito sul brand Maremma:
“Presidente Rossi, ancora lei? E’ proprio vero che non si finisce mai di avere sorprese…
Per quanto mi riguarda, da un lato sono lieto…
Oggi la sento così vicino alla Maremma…
Una volta si diceva che c’era bisogno dell’arrivo del Santo Padre per la risistemazione delle strade, delle buche…
Mi lusinga la sua attenzione verso la Maremma e verso il sottoscritto, anche se, senza offesa, non è ricambiata: per me l’unico Rossi, da vero tifoso Viola, è ‘Pepito’ e fa tutto altro mestiere.
E poi pensavo che Firenze fosse la culla della lingua italiana, ma evidentemente ci sono cittadini che non sanno ancora correttamente leggere, visto che il presidente della Provincia di Grosseto Leonardo Marras non ha mai detto di essere contro il brand Maremma Toscana che anzi, come amministrazione provinciale, ha pure inventato. E lo rivendica.
Scrivo ancora per dirle di non preoccuparsi di cosa fa la Camera di commercio che, come ente autonomo, risponde ai suoi organi e al suo Consiglio. Consiglio che, in maniera entusiasta e determinata, sostiene con forza la strategia di marchio territoriale, come ribadito durante la conferenza stampa nazionale di presentazione dell’evento Passione Maremma 2014 a Roma, presso la sede della storica Società Dante Alighieri, organizzata insieme a Comune e Provincia.
Relativamente al Centro di documentazione sugli Etruschi, nel caso sarà l’Amministrazione comunale a chiedere la nostra partecipazione; le chiarisco infatti che i rapporti di collaborazione tra la Cciaa e gli altri enti pubblici locali sono eccellenti.
Insieme gestiamo il polo universitario, il Centro Fiere, l’aeroporto.
Insieme partecipiamo ad eventi fieristici promozionali, come il Vinitaly, insieme realizziamo il Maremma Wine Food Shire, la nostra vetrina delle eccellenze agroalimentari.
Sono talmente tante le iniziative che la Camera di commercio realizza con il Comune capoluogo e con la Provincia che non c’è davvero bisogno che lei ci suggerisca niente.
Generalmente preferisco evitare le polemiche perché da imprenditore, oltre che da amministratore, sono abituato a lavorare e a non perdere tempo.
Se però questa polemica serve a dare più interesse alla Maremma, allora va bene: polemizziamo tutti i giorni!
Magari possiamo chiedere ai giornali che ci dedichino una pagina al giorno!
Comunque sappia che qualsiasi atteggiamento di arroganza e di presunzione qui non fa presa.
Chiunque si pone così nei nostri confronti ha sbagliato territorio, ha sbagliato ente, ha sbagliato persona.
Perché la Maremma non si è mai piegata ai diktat e alle arroganze di qualcuno.
Perché l’Ente camerale risponde solo al tessuto imprenditoriale e non ha subalternità, anche solo per rispetto delle 35mila imprese che rappresenta.
Ed ha anche sbagliato persona, perché al sottoscritto le forzature e le arroganze generano solo reazioni di maggior impegno e di determinazione, non di sottomissione.
La verità e che abbiamo due diverse visioni. La mia è incentrata sul protagonismo dei territori. Credo che nella capacità che gli stessi avranno di suscitare suggestione e sentimento, passi il futuro dell’Italia, ricca dei suoi borghi e delle proprie differenze e specificità. La Maremma è una di queste perle e merita di essere valorizzata nel mondo. E sono convinto che chi, al contrario, pensa che si possa progredire solo con le aree vaste e con politiche di grandi numeri sbaglia di grosso e rischia di mortificare il territorio, di sottometterlo a logiche centralistiche ormai passate.
Una testimonianza, l’ennesima per noi, ci è arrivata in questi giorni, con gli elogi sulla Maremma che sono stati pubblicati sulle pagine dedicate ai viaggi dell’edizione americana del quotidiano on line Huffington Post, uno dei siti più seguiti nel mondo.
Visto che le interessa tanto l’argomento, le farà piacere ricevere tutti gli aggiornamenti sugli attestati di visibilità ottenuti dal nostro brand, che parimenti ad altri brand territoriali, che magari non conosce, come Costiera Amalfitana, Riviera Romagnola, Versilia, Salento o Costa Smeralda… non coincidono con la dimensione regionale.
Relativamente all’autostrada, le ribadisco che i cambiamenti sui tracciati e le modifiche in generale devono essere funzionali alle esigenze del territorio. Cambiare non significa necessariamente migliorare. Il mio atteggiamento non è quello di chi fa il conservatore, ma è solo dettato dal buon senso.
Poi, in materia di autostrada, la mia opinione è condivisa da Leonardo Marras, come avrà capito, se questa volta, Presidente, ha letto bene il suo intervento.
In sostanza, le sue idee, Presidente, sono ovviamente assolutamente legittime, ma certo non le può imporre agli altri. Neppure a chi, orgoglioso di far parte di una regione meravigliosa come la Toscana, si impegna però per far emergere la specificità della sua terra.
Inoltre, trovo strano come si sia alimentata questa polemica.
Eppure mi sembrava di essermi comportato da corretto padrone di casa in occasione della sua visita…
A proposito, quel giorno parlammo anche dell’aeroporto di Grosseto.
La invito a nominare il rappresentante regionale nel consiglio di amministrazione, visto che è da ben quattro anni che non viene fatto.
A questo punto, attendo una sua pronta risposta. Magari sui social network…
Presidente Rossi la saluto, e alla prossima puntata… Mi dicono che l’audience vada alla grande!”