Si attesta su 6 milioni e 700mila euro l’avanzo di amministrazione del bilancio 2012 della Provincia di Grosseto, che, sommato ai residui degli anni precedenti, raggiunge l’imponente cifra di 15 milioni e 440mila euro. È quanto emerge dal rendiconto 2012 approvato questa mattina dal Consiglio provinciale.
“Il dato – spiega Federico Balocchi, assessore provinciale al Bilancio – ci dovrebbe entusiasmare perché conferma un bilancio sano, in buona salute. In realtà non possiamo certo essere contenti di un avanzo di amministrazione: sono investimenti mancati, soldi non spesi a causa del Patto di stabilità.
È veramente frustrante, in questi periodi in cui c’è forte bisogno d’investimenti e di lavoro, avere 15 milioni di euro fermi che non possono essere utilizzati. Sono risorse che avremmo preferito destinare al pagamento dei fornitori, alla manutenzione delle strade e delle scuole, ma il Patto di stabilità lo impedisce”.
Le entrate complessive della Provincia ammontano a 81milioni e 602mila euro, cui vanno aggiunti 6 milioni e 772mila euro di avanzo di amministrazione degli anni precedenti applicato all’esercizio 2012, mentre la spesa complessiva è di 81milioni e 675mila euro, dei quali 61milioni 526mila per spesa corrente e 12milioni 600mila per investimenti.
Le entrate dell’Ente, tra il 2010 ed il 2012, scendono di oltre 3 milioni e 454 mila euro, così come calano drasticamente i trasferimenti provenienti dallo Stato e dalla Regione: i primi passano da 8.569.953 del 2010 ad appena 1.227.923 nel 2012; i secondi da 8.681.689 del 2010 a 6.190.632 nel 2012.
“Si tratta quindi di una riduzione drammatica di risorse – continua Balocchi -, che colpisce fortemente la capacità d’intervento della Provincia. È per questo che la spesa che abbiamo deciso di mettere in campo non poteva che essere virtuosa. In parallelo con il problema delle minori entrate, nonostante le azioni messe in campo dalla Provincia in questi anni, si è aggravata però la questione del Patto di stabilità con conseguente contrazione degli investimenti in tutti i settori”.
Altro dato significativo è l’indice di pressione finanziaria pro capite che mette in evidenza la diminuzione del “costo” per abitante della Provincia, per tutte le funzioni che svolge; così come gli indici di intervento erariale e regionale pro capite, che dimostrano invece la forte diminuzione delle risorse statali e regionali per abitante: si passa da 37,74 euro del 2010 ad appena 5,98 del 2012.
“Questo significa un progressivo arretramento dell’azione della Provincia in molti settori – conclude Balocchi -. Abbiamo presidiato i servizi indispensabili, ma abbiamo dovuto rinunciare a una serie d’interventi che avrebbero aiutato la ripresa economica del territorio e la sua tenuta sociale.
L’anno prossimo, oltre all’incertezza drammatica sull’esistenza di questo Ente, peserà anche forse il non rispetto del Patto: ci vengono richiesti sacrifici sempre più grandi, senza alcuna distinzione, a favore di Enti più virtuosi come il nostro.
Siamo disposti a dialogare sul futuro delle Provincie, anche sulla loro soppressione, ma è necessario che nel frattempo ci sia permesso di continuare a offrire ai cittadini i nostri servizi per le strade, le scuole la difesa del territorio. E, per farlo, abbiamo bisogno di risorse”.