La pubblica amministrazione è sempre più lenta a pagare le imprese fornitrici di beni e servizi: nel 2012 il tempo medio è salito a 193 giorni.
Lo rileva un rapporto di Confartigianato dal quale emerge che tra maggio e novembre 2012 il ritardo con cui gli enti pubblici (Amministrazione centrale, Regioni e Province) saldano le fatture alle imprese è aumentato di 54 giorni.
Proprio per arginare il malcostume dei “morosi”, dal primo gennaio sono entrate in vigore le norme che fissano a 30 giorni il termine ordinario per regolare i pagamenti nelle transazioni commerciali tra enti pubblici e aziende private e tra imprese.
Secondo i dati nazionali, a farsi attendere sono soprattutto le Asl che hanno tempi medi di pagamento di 269 giorni.
“La nuova legge sui tempi di pagamento – sottolinea il segretario generale di Confartigianato, Mauro Ciani – è un passo in avanti per ristabilire etica e correttezza nei rapporti economici tra imprese e pubblica amministrazione, tra aziende committenti e subfornitrici. Quello dei ritardi di pagamento, anche nella provincia di Grosseto, è uno dei problemi più gravi che stanno all’origine della mancanza di liquidità degli imprenditori e che addirittura, in questi tempi di credito scarsissimo, porta anche alla chiusura di molte aziende. Ci rivolgiamo quindi agli enti pubblici perché rispettino questi nuovi parametri, con scadenze più brevi che consentano alle imprese di contare al più presto su ciò che gli spetta”.
Un problema che riguarda tutta Italia, ma che certo non risparmia la provincia di Grosseto, dove gli effetti della crisi economica sono arrivati in ritardo, ma proprio in questo momento si stanno facendo sentire più forti che mai.