Home Colline del Fiora Aspettando la Torciata di San Giuseppe: in paese è festa con i riti del fuoco

Aspettando la Torciata di San Giuseppe: in paese è festa con i riti del fuoco

Sabato 15 marzo, alle 21

di Redazione
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Pitigliano (Grosseto). Prendono il via questo fine settimana a Pitigliano gli eventi legati all’antica tradizione della Torciata di San Giuseppe, spettacolare rito del fuoco che risale alla tradizione precristiana, attraverso il quale si brucia l’invernacciu per celebrare l’arrivo della primavera.

Si comincia sabato 15 marzo, nel primo pomeriggio, con una serie di appuntamenti che culmineranno la sera, alle 21, nei Fuochi della Fratellanza: nel centro storico della Città del Tufo si esibiranno diverse realtà territoriali della Toscana, Lazio e Molise, unite nell’impegno comune di tramandare i rispettivi riti del fuoco, ovvero Bagnaia con il Focarone, Saturnia con la Focarazza, Agnone con la ‘Ndocciata, Civitanova del Sannio con le ‘Ndoccie, Salcito con le Farchie, Montefalcone nel Sannio con le Farchie e ovviamente Pitigliano con la Torciata di San Giuseppe.

L’evento è promosso dalla locale associazione Promo.fi.ter, che porta avanti la tradizione della Torciata di San Giuseppe, in collaborazione con il Comune di Pitigliano. Per tutto il periodo degli eventi, dal 15 al 19 marzo, sarà allestita la mostra fotografica “Festa della Torciata”, a cura dell’associazione commercianti di Pitigliano.

“Sarà uno spettacolo davvero suggestivo – spiega Francesco Corti, presidente di Promo.fiter – vedere riuniti i diversi riti del fuoco che si tramandano nei territori. Gran parte di queste realtà, tra le quali Pitigliano, sono impegnate da tempo nel preservare e valorizzare questa tradizione e hanno aderito al protocollo d’intesa, promosso dal Comune di Agnone per creare la rete dei fuochi cerimoniali e avanzare la candidatura Unesco al patrimonio culturale immateriale dell’umanità”.

“La Torciata di San Giuseppe – commenta Claudia Elmi, assessore al turismo di Pitigliano – rappresenta un momento identitario per la nostra comunità, un evento che unisce passato e presente in una celebrazione collettiva di grande valore culturale. La partecipazione di altre importanti tradizioni del fuoco rafforza ulteriormente il legame con i territori che condividono con noi la passione per questi antichi rituali. Il nostro obiettivo è non solo mantenere viva la tradizione, ma anche valorizzarla a livello nazionale e internazionale, anche attraverso la candidatura Unesco”.

Il programma

Il programma prevede sabato 15 marzo, alle 14.30, la visita guidata del centro storico di Pitigliano, con ritrovo in piazza Garibaldi, alle 16 al Teatro Salvini, la degustazione del Bianco di Pitigliano, a cura delle CantinenelTufo, e alle 17, nel centro storico, il corteo del villano con musica e balli.

In piazza della Repubblica, alle 18.30, si terrà la MiniTorciata dei bambini e, alle 21, i Fuochi della Fratellanza, con esibizioni itineranti e in piazza: partenza del corteo dalla Fortezza Orsini per raggiungere piazza della Repubblica, via Cavour, piazza Garibaldi, via Niccola Ciacci, via San Michele, via Maddalena Ciacci, via Baldini, via Ugolini, via Allende, piazza del mercato.

La serata continuerà in piazza del mercato, con la De Caunt Bend in concerto e Dj set con i DVals. Saranno aperti gli stand per la degustazione di prodotti tipici, in piazza della Repubblica e in piazza del Mercato.

Domenica 16 marzo, il programma prevede alle 9.30 XTrailRun delle vie cave e alle 9.45 l’escursione alle Vie Cave etrusche. Informzioni e prenotazioni: cell. 339.8495323.

Il 19 marzo, alle 21, in piazza Garibaldi, momento finale con la spettacolare Torciata di San Giuseppe. Parteciperanno i MistiCanti popolari. La manifestazione si aprirà con il corteo del Villano e dei Torciatori che indosseranno il saio tradizionale e trasporteranno sulle spalle il fascio di canne, che verrà poi utilizzato, intorno alle 22, per incendiare l’invernacciu. Nel grande falò, in piazza Garibaldi, verrà bruciato questo fantoccio gigante, alto 8 metri, che dominerà la piazza, realizzato nei giorni precedenti intrecciando delle canne e creando la testa con un rotolo di fieno.

L’invernacciu che brucia rappresenta l’inverno che se ne va per lasciare spazio alla primavera.

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